Franco Basaglia: un profilo. Dalla critica dell’istituzione psichiatrica alla critica della società. La presentazione del libro di Peloso (con discussione) a Senigallia

Franco Basaglia: un profilo. Dalla critica dell’istituzione psichiatrica alla critica della società
Franco Basaglia: un profilo. Dalla critica dell’istituzione psichiatrica alla critica della società
3 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Marzo 2024, 21:20

SENIGALLIA - Metti un pomeriggio del 13 marzo a Senigallia, presso la Biblioteca Comunale Antonelliana. Intorno a un tavolo, alle ore 16, troverete due psichiatri: Massimo Mari, direttore del Dipartimento di Salute Mentale AST di Ancona e Marella Tarini, direttore UOC Dipendenze Patologiche di Senigallia AST di Ancona. Con loro un ospite, Paolo Peloso, psichiatra genovese, autore del libro “Franco Basaglia: un profilo. Dalla critica dell’istituzione psichiatrica alla critica della società” Carocci, Roma 2023. La presentazione del testo è un occasione per partire dalla morte di Basaglia, il 29 agosto 1980, e tracciare un profilo della sua persona analizzando le reazioni che tale evento ha suscitato nei giornalisti ai quali, lo stesso Basaglia, aveva sempre dedicato particolare attenzione: attraverso loro era possibile documentare ciò che accadeva al malato psichiatrico e lottare per la sua libertà.

La parte più intima di Basaglia

Nel testo l’autore si addentra nella parte più intima della persona di Basaglia facendo emergere il suo carisma, la tenacia e la determinazione. Sviscera anche le sue più profonde paure e la sua esperienza più emozionale e sensoriale. Non mancano accenni sul coinvolgimento della famiglia che lo ha supportato durante le sue battaglie. Il suo impegno è stato lottare contro quel potere che caratterizzava il rapporto tra il malato e l’istituzione. Nell’organizzazione dell’ospedale psichiatrico il malato, separato dalla famiglia e dalla società, perdeva la sua identità, poteva essere manipolato e plasmato dal sistema che ne aveva il pieno controllo.

Basaglia grazie ai suoi studi, al suo impegno e alla sua forza è stato capace di rendere pubblico ciò e di lottare al fine di abbattere i muri e aprire le porte rendendo gli stessi malati artefici del cambiamento e della loro lotta verso la libertà.

La libertà (e i pericoli)

Una libertà non certo priva di pericoli e ripercussioni sulla società e sulla politica. La polemica al sistema istituzionale esce dalla sfera psichiatrica per trasferirsi alle strutture sociali, costringendo le persone a una riflessione sulla neutralità scientifica che agisce a sostegno dei valori.

Basaglia fa scoprire che anche i “matti” hanno il diritto di esprimere le proprie idee.

La deistituzionalizzazione porta Basaglia ad affrontare anche il problema della gestione della libertà e della pericolosità argomenti che in più momenti lo fanno vacillare. Nonostante la presenza di momenti di sconforto si può osservare come trova il sostegno e l’incoraggiamento dei suoi collaboratori e si procede verso la riorganizzazione dei servizi. L’autore ricorda anche il difficile rapporto con la cittadinanza, quello con il mondo politico e la magistratura tra istanze di giustizia e lotta per i diritti umani e pulsioni securitarie. Quanto questo è ancora attuale? Quanto è importante ancora oggi parlare e scrivere di lui? Peloso conclude il suo lavoro sintetizzando il pensiero di Basaglia in dieci parole; ne cito alcune che dal testo emergono in maniera preponderante: libertà, incontro e conflitto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA