Sono oltre quaranta i vigili del fuoco impegnati nelle attività di soccorso e ricerca dei dispersi alla centrale idroelettrica di Bargi, nel lago di Suviana sull'Appennino bolognese coinvolta in una pesante esplosione in profondità. «Vediamo un via vai continuo, si calano con le bombole di ossigeno ma non riusciamo a sapere altro», dice all'Ansa Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione de Pepoli che è sul posto. «Siamo nel piazzale della centrale ma non ci fanno chiaramente entrare. Stanno fondamentalmente cercando i dispersi, a circa 30 metri sotto il livello del lago». Operazioni decisamente complesse.
L'esplosione nella centrale idroelettrica nel bacino di Suviana «ha provocato diversi feriti, di cui almeno uno grave, e dispersi.
Ha spiegato che che «l’incidente si e verificato al livello meno nove, quindi sotto il livello dell’acqua attualmente presente nel bacino. C’e parecchio fumo nei locali, stiamo provando a smaltire il fumo per abbassare le temperature e avere visibilita».
Sulle cause dell’incidente non ci sono ancora certezze: «Certamente in quei piani c’erano i trasformatori, quindi probabilmente si sara trattato di un incidente sui trasformatori ma non sappiamo dovuto a cosa».
Le parole del sindaco Lepore
«Una terribile tragedia che ha colpito il nostro territorio. Sto seguendo con apprensione le notizie che vengono dal luogo dell'incidente verso cui, in questi minuti, mi sto dirigendo insieme al prefetto. Siamo in stretto contatto con chi coordina le operazioni di soccorso e le amministrazioni della zona». È quanto scrive, in un post su Fb, il sindaco di Bologna Matteo Lepore.