Lautaro Martinez, la moglie Agustina: «I soldi? non sono tutto. Una borsa di Hermes non colma la nostalgia per la mia famiglia»

Lautaro Martinez, la moglie Agustina: «I soldi? non sono tutto. Una borsa di Hermes non colma la nostalgia per la mia famiglia»
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 12:49

Agustina Gandolfo non è una Wags (Wives and girlfriends). Proprio no. E non ci sta: «La trovo un’etichetta assurda, oltre che offensiva: perché, allora, non coniare un nomignolo per le compagne degli avvocati o dei medici?». Al settimanale Oggi, lady Lautaro Martinez fa subito capire che tipo di donna è. «La gente è convinta che la nostra vita sia facile. Ma i soldi non diminuiscono la nostalgia che ho di mia madre. Il denaro non compensa quel che mi ha tolto lasciare l’Argentina: sto lontano dalla famiglia e dai miei amici, i miei bimbi non si godono i nonni, i nonni non si godono i miei bimbi. Secondo lei una borsa di Hermés riempie questo “buco”?». La risposta è no anche se da fuori sembra una vita dorata.

La vita dorata

Ma Augustina insiste e al settimanale diretto da Carlo Verdelli: «Diciamo che è una vita placcata in oro: la superficie inganna, quel che c’è sotto luccica di meno.

A me mancano le cose semplici, lo dico sempre a Lautaro: una fuga romantica nel weekend; un aperitivo in piazza Duomo, o anche solo andare al cinema insieme. Devo farle da sola, queste cose, o con le amiche, perché mio marito verrebbe sommerso dai tifosi».

Il ristorante

Su Instagram si definisce “mamma e imprenditrice” e in effetti lo è, a tempo pieno. A cominciare dalla famiglia ma anche dal ristorante che ha deciso di aprire in Brera, in tempi di pandemia. Non a caso si chiama Coraje, ovvero coraggio. E pensare che l'attaccante dell'Inter, il più prolifico della Serie A, «vivrebbe solo di carne ed empanadas».

I figli

Giovane, bella e mamma di due figli: Nina e Theo, di appena 7 mesi. Agustina si definisce «una mamma culposa, divorata dai sensi di colpa, perché mi spiace lasciarli. Ma mi fa bene avere questo impegno, sarei una madre peggiore se non uscissi tutti i giorni per vegliare sul ristorante: torno a casa con un’altra energia, più pulita. Lauti mi ha sempre appoggiato, anche perché si ricorda com’ero quando non lavoravo».

Wanda Nara

Domanda di Oggi: "È vero che è stata Wanda Nara a presentarvi?": «È una bugia. Ci siamo conosciuti in Argentina, a Buenos Aires, a una festa di compleanno di amici comuni. Non sapevo che fosse un giocatore. Abbiamo iniziato a parlare, è stato un colpo di fulmine, non ci eravamo neppure scambiati un bacio eppure mi sentivo già legatissima a lui. Solo che Lautaro, a fine serata, mi ha detto che stava per trasferirsi in Italia. Per me, fu una doccia fredda...». Ma «subito dopo mi disse: “Vedrai che finiremo insieme, io e te”. E io: “Sei matto, stai per partire, non ci sono chances”. E invece. Ultima domanda: che papà è Lautaro Martinez? «Presente, forse troppo! Specie con Nina. Io gli dico: “Lasciala tranquilla”. Lui l’abbraccia tutto il tempo, la bacia, controlla se sta bene, la pettina, la profuma. Io, in casa, la vesto molto easy, arriva lui e la agghinda come una principessa. Con Theo, stessa cosa. Tranne il profumo».

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