La tendenza
«È aumentato - ha detto - il discorso delle tariffe Arera, l’anno scorso c’è stato un aumento del 3% della Tari, un segnale di squilibrio. A settembre, il bilancio segnava una perdita di 100mila euro. A oggi ci sono 1 milione e 300mila euro di debiti e fatture non pagate verso fornitori e verso l’ente stesso». L’Asite ha già annunciato un aumento del 10% per il conferimento dei rifiuti. Arrivato da Pavia, 57 anni, il nuovo direttore ha dedicato 33 anni ai servizi pubblici locali e alla gestione di servizi affidati in house da parte di enti locali, ha lavorato presso due multiutility: «Mi sento di affrontare questa sfida -ha esordito Mognaschi -: il fatto che al 31 dicembre 2022 ci fossero più di 1 milione di debiti pregressi verso i fornitori, è un indice non positivo ma la società ha problemi di flussi finanziari, non ha entrate sufficienti a coprire i servizi, con forti criticità nel settore igiene ambientale».
L’impegno
Secondo Mognaschi la situazione «non è tragica ma bisogna trovare linee remunerative che generino flussi di cassa. Penseremo a riorganizzare il sistema interno, ad informatizzare, a formare il personale». Il gas rappresenta uno dei settori più importanti della società ma c’è da investire sulla rete di distribuzione, estendendoli fino a 600 metri. La farmacia è un settore che funziona, ha incrementato i ricavi. Il servizio delle mense fa quasi 100mila pasti annui, ma non genera utile ed è appesantito dal servizio di pulizia. Fondamentale in questi mesi, il ruolo di Gabriella Caliandro: «La società ha bisogno di sviluppo e investimenti. Intendiamo affrontare la transizione energetica coinvolgendo la Sangiorgio Energie».