MONTE URANO - Si sdraiano in mezzo all’asfalto e attendono l’arrivo delle auto. Questa la “notte da leoni” di una decina di ragazzi. È accaduto la notte scorsa, in via XVIII settembre, incrocio con via Monti Sibillini, nelle immediate vicinanze del centro storico di Monte Urano e a un centinaio di metri dalla caserma dei carabinieri.
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Un gruppetto formato da una decina tra ragazzi e ragazze, con musica al seguito, ha deciso di movimentare la serata dando sfogo alla propria creatività. Un paio di ragazzi seduti o sdraiati in mezzo alla carreggiata e gli altri ad assistere, commentare, avvisare che stanno per arrivare auto o ciclomotori, dando modo agli amici protagonisti di alzarsi e fuggire.
I timori
Quello che sappiamo di sicuro è che anche in un piccolo paese come Monte Urano gli adolescenti, e i giovani in generale, non si comportano poi così diversamente da quelli che vivono nelle grandi città. Monte Urano non è una bolla isolata dai contesti sociali o un’oasi dove tutti i giovani crescono per forza sereni e felici. L’episodio è un campanello d’allarme per tutta la comunità e che arriva all’inizio di un’estate già particolare per la pandemia.
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