Monte Urano, gli Alpini non ci stanno
e la festa fantasma finisce a denunce

Monte Urano, gli Alpini non ci stanno e la festa fantasma finisce a denunce
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Venerdì 23 Ottobre 2015, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 17:28
MONTE URANO - Annunciano una festa del gruppo Alpini e del Comune che in realtà non è mai stata organizzata e rischiano una denuncia. Tutto è partito da quando due membri di Monte Urano del gruppo Alpini dei Sibillini ricevono dal portalettere una busta regolarmente affrancata. La aprono e all'interno trovano un volantino, stampato in bianco e nero, privo di immagini e di loghi, nel quale viene annunciata la festa di San Crispino e Crispiniano.



L'evento si terrà domani alle ore 20: "Rosticciana di maiale sotto le piantine e rigatoni alla norcina" sono le parole scritte in maniera più evidente nell'annuncio, scritto col computer su un normale foglio di carta. Il volantino contiene anche un programma religioso: domenica alle ore 18 processione e santa messa. Ma anche in questo caso la Parrocchia è all'oscuro.



Sulla parte alta del foglio, dove vengono usualmente indicati gli organizzatori della manifestazione, sono presenti, senza loghi, il gruppo Alpini dei Sibillini Monte Urano e il Comune di Monte Urano. Inoltre, in una delle due comunicazioni per ora accertate è stato inserito anche un posti it con l'affermazione che il Comune di Monte Urano avrebbe contribuito alla festa con 500 euro.



Ma né Alpini e né Comune sanno niente per cui, molto probabilmente si tratta dello scherzo di qualche buontempone che però non ha fatto i conti con l'ira delle penne nere. "Non sappiamo se ci sono solo due lettere o ne sono state spedite altre e se la notizia si è sparsa per il paese per cui voglio prima di tutto chiarire che domani non ci sarà nessuna festa" commenta Elio Marinangeli, responsabile del distaccamento di Monte Urano.



Per Marinangeli è uno scherzo di cattivo gusto che non ammette tolleranza: "Mi sono già recato ai carabinieri per riferire quanto è accaduto perché ritengo sia stata lesa la reputazione degli alpini".
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