Fermo, appello della famiglia
"Diteci com'è morto Francesco"

La Fiat 500 finita contro una pianta
La Fiat 500 finita contro una pianta
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Domenica 10 Aprile 2016, 10:17

FERMO - Strane tracce di sangue sull’asfalto, gli airbag che non si aprono al momento dell’impatto. Il tragico incidente stradale in cui ha perso la vita il giovane papà Francesco Paoloni, 31 anni, ha provocato un’ondata di lutto e commozione ma lascia anche alcuni interrogativi in sospeso. Starà ora alla Procura fare luce su quanto avvenuto quella terribile notte di una settimana fa.

A chiedere ragguagli è l’avvocato Giuseppe Villa per conto della famiglia della vittima. Ieri mattina il legale ha presentato al Pm una richiesta di incidente probatorio sul luogo del fuori strada per acquisire ulteriori elementi utili alle indagini. Lo schianto era avvenuto su una strada provinciale, in territorio di Monterubbiano, e i rilievi effettuati dai carabinieri di Montefiore dell’Aso. Ora c’è la necessità di passare sotto la lente le indicazioni emerse anche nel corso dei giorni successivi.
 



Tanto che l’avvocato, insieme a un tecnico, l’ingegner Luigi Mercanti, si è già recato sul luogo dell’incidente, riscontrando la presenza di alcune “macchie, probabilmente ematiche, che forse - rimarca Villa - indicano la presenza di un passaggio di animali selvatici. Per questo abbiamo chiesto un incidente probatorio, occorre che le tracce vengano acquisite al più presto”.

l legale ricorda, e lo fa supportato da testimonianze e riscontri degli esperti, che nella zona è stata rilevata la presenza di un sentiero di attraversamento di animali selvatici. “Ci sono segnali - dice - di un passaggio continuo e non si può escludere che il giovane abbia perso il controllo dell’auto per schivare un cinghiale oppure un capriolo. O che ci sia finito contro. Elementi che vanno verificati al più presto, visto che le macchie, e la pioggia non aiuta di certo, potrebbero scomparire”. Se così fosse si potrebbe ipotizzare una responsabilità da parte dell’amministrazione pubblica per non aver segnalato in maniera adeguata la presenza di un simile pericolo.
 

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