Tumore alla prostata, l'acqua del rubinetto aumenta il rischio per gli uomini: il nuovo studio spagnolo

Tumore alla prostata, l'acqua del rubinetto aumenta il rischio per gli uomini: il nuovo studio spagnolo
Tumore alla prostata, l'acqua del rubinetto aumenta il rischio per gli uomini: il nuovo studio spagnolo
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Venerdì 17 Marzo 2023, 21:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 09:45

Aumentano le diagnosi di tumore alla prostata. E un fattore potrebbe essere l'acqua che beviamo. È questa la conclusione a cui giunge un nuovo studio spagnolo. Una ricerca che precede un dato preoccupante: questo tipo di cancro è il più comune tra gli uomini spagnoli (costituisce il 22% di quelli rilevati). Ma le cause sono ancora (in gran parte) sconosciute. E anche l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) non ha identificato un chiaro fattore scatenante. Ma ora tutto è in discussione. Perché il nitrato ingerito in età adulta, attraverso il rubinetto e l'acqua in bottiglia, potrebbe essere determinante (specialmente nei più giovani). A suggerirlo il Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), centro promosso dalla Fondazione "la Caixa". I risultati di questo lavoro scientifico sono stati pubblicati su Environmental Health Perspectives.

Come ridurre il rischio attraverso la dieta

La ricerca indica un ruolo importante della dieta.

Il team di ricerca ha infatti scoperto che mangiare molta fibra, frutta e verdura o vitamina C potrebbe ridurre l'effetto negativo del nitrato nell'acqua potabile. Una scoperta saliente dello studio è che le associazioni tra assunzione di nitrati e cancro alla prostata sono state osservate solo negli uomini che mangiavano meno fibre, frutta e verdura o vitamina C. "Gli antiossidanti, le vitamine e i polifenoli nella frutta e nella verdura potrebbero agire come inibitori della la formazione di nitrosammine nello stomaco, che sono composti con potenziale cancerogeno”, spiega Carolina Donat-Vargas. "D'altra parte, la vitamina C ha mostrato una notevole attività antitumorale", aggiunge. E la fibra, da parte sua, giova ai batteri intestinali, che esercita un effetto protettivo contro le tossine derivate dal cibo, comprese le nitrosammine.

Cosa sono i nitrati e da dove provengono

Lo scopo dello studio era valutare se esistesse una relazione tra l'assunzione di nitrati e trialometani (THM) attraverso l'acqua potabile e il cancro alla prostata. Da dove provengono? Il nitrato presente nell'acqua proviene dai fertilizzanti e dagli escrementi dell'agricoltura intensiva e dell'allevamento. È la pioggia che lo porta nelle falde acquifere e nei fiumi. «È un composto che fa parte della natura, ma ne abbiamo alterato il ciclo naturale», spiega la riceratrice Cristina Villanueva a ISGlobal, specializzata in inquinamento delle acque. Ora si sta studiando se l'esposizione prolungata ai nitrati per tutta la vita adulta possa scatenare il cancro.

Come si assorbono i trialometani

I THM, invece, sono sottoprodotti della disinfezione dell'acqua: cioè composti chimici che si formano dopo aver disinfettato l'acqua per il consumo, generalmente con cloro. A differenza del nitrato, la cui unica via di ingresso è l'ingestione, i THM possono anche essere inalati e assorbiti attraverso la pelle facendo la doccia, nuotando in piscina o lavando i piatti. L'esposizione a lungo termine ai THM è stata associata ad un aumentato rischio di cancro alla vescica. Ma finora le prove della sua associazione con altri tipi di cancro sono state molto limitate.

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