IT-Alert può salvarvi la vita Non vuole rubarvi segreti

IT-Alert può salvarvi la vita
Non vuole rubarvi segreti

di Emanuele Frontoni
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Giovedì 14 Settembre 2023, 07:32

A mezzogiorno di martedì scorso uno strumento digitale di grande rilevanza è stato avviato anche nella Regione Marche, con il primo test ufficiale del sistema IT-Alert, strumento gestito dalla Protezione Civile Nazionale e pensato per garantire la massima prevenzione nella gestione della sicurezza dei cittadini in caso di gravi emergenze e catastrofi. L’obiettivo? Assicurare una comunicazione tempestiva e geolocalizzata alla popolazione attraverso i dispositivi mobili al fine di inviare messaggi di allerta in pochi minuti e a un insieme di persone localizzate in una determinata area geografica. Chi si trovava a mezzogiorno di martedì scorso nelle Marche, dovrebbe aver ricevuto sul proprio telefono cellulare o tablet con scheda Sim un messaggio: non un vero segnale di allarme, ma un test per verificare la funzionalità del sistema. Chi vuole, seguendo quanto scritto nel messaggio sul telefono, può compilare un questionario. È sempre una sperimentazione, ma in caso di necessità può servire a raccogliere esigenze e bisogni di chi è in pericolo. Il cuore pulsante del sistema di allerta è la tecnologia cell-broadcast, che permette l’invio di messaggi in un’area geografica specifica, determinata dalle celle telefoniche a cui sono agganciati i nostri telefoni, raggiungendo tutte le Sim collegate alle celle selezionate. Un vantaggio significativo è la sua capacità di inviare notifiche di emergenza su larga scala o in maniera puntuale, indipendentemente dalla saturazione della rete o da zone con campo telefonico limitato. Non ci sono complicazioni tecnologiche: non è necessario scaricare app specifiche o configurare il vostro dispositivo per ricevere questi avvisi. Questo metodo di invio di messaggi, ideato dal comitato Gsm dell’Etsi, ha radici profonde nelle reti di telefonia cellulare, dalla 2G alla 5G. Raggiunge simultaneamente un vasto numero di utenti in un’area delimitata, evitando di appesantire la rete telefonica. Nato con le reti 2G, si è adattato e rafforzato con l’evoluzione delle reti, divenendo fondamentale nella gestione delle comunicazioni di massa. Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici. Questo sistema è già attivo in molti altri stati a partire dal Giappone, che è uno dei principali utilizzatori per messaggi di allerta per terremoti e tsunami.

A decidere quando e a chi inviare i messaggi di allerta è il Dipartimento della Protezione Civile, delegato dal Governo. Una delle caratteristiche salienti del servizio di cell broadcast è la sua capacità di targettizzazione geolocalizzata, ovvero la possibilità di inviare messaggi ad aree geografiche precise. Attraverso il Geo-targeting e il Geo-fencing, il sistema identifica esattamente quali celle telefoniche devono ricevere un determinato messaggio, permettendo di circoscrivere l’invio dell’alert alle sole zone effettivamente interessate da un’emergenza. Il Geo-targeting sfrutta la posizione delle celle per inviare messaggi a dispositivi specifici all’interno di una determinata area, mentre il Geo-fencing delimita virtualmente un’area geografica, facendo in modo che solo i dispositivi al suo interno ricevano la comunicazione. Questa capacità di targettizzazione precisa garantisce che gli avvisi siano rilevanti e tempestivi per chi li riceve, riducendo al minimo i falsi allarmi e assicurando che chi è effettivamente in pericolo riceva le informazioni di cui ha bisogno nel minor tempo possibile. Ciò è possibile grazie alla struttura delle reti cellulari: ogni cella ha una propria area di competenza geografica e, in base alla gravità e all’estensione di un evento, il sistema può decidere di inviare messaggi a una singola cella o a un insieme di celle adiacenti. Questa flessibilità permette di adattare la comunicazione alle specifiche necessità di ogni situazione, ottimizzando l’efficacia del sistema IT-Alert in termini di tempestività e precisione. Nell’era digitale, la privacy è un pilastro essenziale. E IT-Alert non fa eccezioni. Grazie al sistema unidirezionale basato sul cell-broadcast, non vengono raccolti o archiviati dati personali degli utenti. La comunicazione è indistinta e impersonale, focalizzata sull’area geografica e non sul singolo individuo. È garantito che né la Protezione Civile né gli operatori telefonici abbiano accesso a dati sensibili. Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha approvato il sistema, con dettagli disponibili sul sito ufficiale. 

*Professore ordinario di Ingegneria informatica all’Università di Macerata e co-director del Vision, Robotics & Artificial Intelligence VRAI Lab

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