Bonus 1800 Irpef, tutti i paletti e i requisiti: il rimborso ad agosto direttamente in busta paga

Irpef, arriva il rimborso fino a 1880 euro direttamente in busta paga: tutti i paletti e i requisiti
Irpef, arriva il rimborso fino a 1880 euro direttamente in busta paga: tutti i paletti e i requisiti
di R.Ec.
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Sabato 21 Agosto 2021, 16:56

Un rimborso fino a 1880 euro sull'Irpef direttamente in busta paga. È la sorpresa che si ritroveranno molti lavoratori subordinati con la retribuzione d'agosto (che può arrivare alla fine di questo mese o entro il quindicesimo giorno di settembre). Si tratta di una serie di detrazioni straordinarie ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, con il valore che varia anche in base al tipo di contratto di lavoro, ai giorni di lavoro effettuati nel corso dell'anno, ma soprattutto in base al reddito complessivo.

Rimborso dell'Irpef in busta paga, a chi spetta e come varia l'importo

L'agevolazione spetta a chi ha un contratto subordinato (a tempo determinato o indeterminato) e un reddito complessivo fino a 55mila euro (al di sopra si azzera). Quindi va a decrescere all'aumentare di questo valore. L'importo minimo è di 690 euro. Il massimo, 1880 euro, scatta  invece in caso di contratto a tempo indeterminato e un reddito complessivo entro gli 8mila euro.

E ancora: se il contratto è a tempo determinato, il minimo, sempre per una soglia di reddito entro gli 8mila euro, è di 1380 euro. Per i lavoratori che hanno un reddito tra gli 8.000 e i 28.000 euro, la detrazione è infine pari a 978 euro

Si tratta di un sostituto d'imposta, quindi è direttamente il datore di lavoro che applica lo il rimborso in busta paga. Il lavoratore non dovrà fare alcuna domanda per richiederlo.

L'esonero contributivo per i lavoratori autonomi

L'agevolazione non vale per i lavoratori autonomi, che però quest'anno, se duramente colpiti dalla pandemia, possono usufruire dell'esonero contributivo stabilito dall'ultima Legge di Bilancio. Quindi qualore nel periodo di imposta 2019 abbiano percepito un reddito entro i 50mila euro e abbiano avuto un calo di fatturato almeno del 33% nel 2020 rispetto all'anno precedente, possono non avere l'onere dei contributi, che finisce a carico dello Stato.

Per commercianti artigiani l’agevolazione ha a che fare solo con i contributi fissi. Per gli iscritti alla gestione separata dell'Inps si calcola sui contributi complessivi in base al reddito prodotto. Infine i lavoratori non obbligati al contributo minimale hanno l'esonero con oggetto i contributi previdenziali complessivi.

Per avere l'esonero si deve presentare la domanda all’istituto di previdenza di appartenenza. Nel caso dell’Inps, le richieste devono essere fatte entro il 30 settembre. Per le casse dei professionisti, invece, la scadenza è fissata il 31 ottobre.

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