Tax day il 30 novembre, cosa si paga? Dall'Irpef alla cedolare secca: tutte le scadenze

Ultima data utile anche per per la cessione del credito. Ecco la guida completa

Scadenze fiscali, il 30 novembre è il tax day. Dall'Irpef alla cedolare secca: cosa si paga (e come farlo)
Scadenze fiscali, il 30 novembre è il tax day. Dall'Irpef alla cedolare secca: cosa si paga (e come farlo)
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Martedì 28 Novembre 2023, 15:33

Tasse, giovedì 30 novembre è il giorno in cui cadono molte scadenze per alcune imposte e altri adempimenti ai quali i contribuenti dovranno provvedere. Una vera e propria stangata. Entro questa data, infatti, va versata la seconda rata degli acconti relativi alle imposte Irpef, Ires e Irap, la cedolare secca sugli affitti ed è anche il giorno ultimo per la cessione del credito. Ecco cosa si paga (e come farlo). 

Irpef

In scadenza il pagamento della seconda rata di acconto dell'Irpef. Secondo le ultime disposizioni, per determinati soggetti e per il solo anno corrente è possibile posticipare il pagamento o scegliere un versamento a rate. Possono avvalersi del differimento del termine di versamento le persone fisiche che: siano titolari di partita IVA; abbiano dichiarato, con riferimento al periodo d’imposta 2022, ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro (indicati nel modello Redditi).

 

Come si paga

Tutti i contribuenti pagano le imposte tramite il modello F24 .I soggetti non residenti possono pagare le imposte anche con altre modalità, per esempio bonifico bancario o attraverso i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Per maggiori informazioni, consultare la Guida alla compilazione per i non residenti all’interno delle istruzioni del Modello Redditi Persone fisiche. Le stesse modalità di pagamento delle imposte previste per i contribuenti che utilizzano il modello Redditi, devono essere utilizzate anche dai contribuenti che presentano il modello 730 e non hanno un sostituto d’imposta. Non devono versare autonomamente le imposte, invece, i contribuenti che presentano il modello 730 e hanno un sostituto d’imposta.

 

Ires, le scadenze

I versamenti degli acconti delle società di capitali ed enti equiparati I versamenti a saldo e l’eventuale primo acconto Ires devono essere eseguiti entro l'ultimo giorno del sesto mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, oppure entro il trentesimo giorno successivo, maggiorando le somme dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo. I soggetti, che in base a disposizioni di legge, approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, devono versare il saldo e il primo acconto entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di approvazione del bilancio. Se il bilancio non è approvato nel termine stabilito, il versamento è, comunque, effettuato entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del termine stesso. Resta ferma la facoltà di versamento entro i successivi 30 giorni con la maggiorazione dello 0,40%. L’acconto Ires è fissato nella misura del 100%.

 

Irap, come si presenta

Il modello Irap deve essere presentato in via telematica: per le società semplici, le società in nome collettivo e in accomandita semplice, nonché per le società e associazioni a esse equiparate (articolo 5 del Tuir), entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta per i soggetti Ires e per le Amministrazioni pubbliche con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta (art. 2, Dpr 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni) per i soggetti Ires e per le Amministrazioni pubbliche con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Ai fini della presentazione non assume, quindi, rilevanza la data di approvazione del bilancio o del rendiconto, ma soltanto la data di chiusura del periodo d’imposta.

 

Cedolare secca, come si calcola

Il 30 giugno per il saldo e il primo acconto e il 30 novembre per il secondo o unico acconto. Per il 2023 la scadenza per il versamento con maggiorazione dello 0,40% è il 31 luglio. Per calcolare le tasse dovute al Fisco sui contratti di affitto a cui si applica la cedolare secca, per quanto percepito con l’affitto dell’immobile, va applicata: l’aliquota al 21% in caso di contratto a canone libero; l’aliquota al 10%, in caso di contratto a canone concordato (3+2).

Dichiarazione dei redditi

Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati. Il modello 730 presenta diversi vantaggi. Principalmente, il contribuente non deve eseguire calcoli e ottiene il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre); se, invece, deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (a partire dal mese di luglio) o dalla pensione (a partire dal mese di agosto o settembre) direttamente nella busta paga. Inoltre, l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione, in una specifica area del suo sito internet, il 730 già precompilato, a cui si accede utilizzando un’identità SPID (Sistema Pubblico dell'Identità Digitale) o CIE (carta di identità elettronica) o una Carta nazionale dei servizi.

Remissione in bonis

Scade il 30 novembre la possibilità di usufruire della remissione in bonis per quei soggetti che non hanno effettuato, entro la scadenza del 31 marzo 2023, la comunicazione della cessione del credito d’imposta per le spese sostenute nel 2022 in relazione al superbonus e alle altre agevolazioni edilizie. Si tratta di un'opzione introdotta nel diritto tributario con l'art. 2 della Decreto Legge 16/2012.

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