La Notte Bianca dei giovani pellegrini
Tutte le chiese rimarranno aperte

La Notte Bianca dei giovani pellegrini Tutte le chiese rimarranno aperte
4 Minuti di Lettura
Sabato 26 Aprile 2014, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 18:31
ROMA - Sar una Notte Bianca di preghiera quella organizzata dai giovani alla vigilia delle canonizzazioni. Infatti, le chiese del centro di Roma saranno aperte dalle 21 di oggi fino all’alba di domani mattina, in tempo per permettere di raggiungere Papa Francesco in piazza San Pietro.



E senza biglietti, ci sarà da sbrigarsi. Per agevolare i pellegrini, il Comune ha previsto interventi tra le ore 14 e le ore 24 finalizzati a garantire il graduale afflusso verso l’area centrale della città: fra questi l’adozione degli orari in vigore nei giorni feriali per 14 linee su gomma afferenti la zona di S. Pietro e il Centro Storico e per le 6 linee della rete tranviaria; prevista anche l’attivazione di navette con partenza dalle aree di parcheggio dei pullman. Le Metropolitane A e B effettueranno servizio no-stop fino alle 00.30 di lunedì 28 aprile.



Intanto, giovani di diversi gruppi si sono impegnati ad animare le veglie in varie lingue per accogliere i pellegrini arrivati a Roma per l’occasione. In programma letture di brani biblici e testi tratti dagli scritti dei due Papi che offrano spunti per la meditazione e la preghiera, secondo uno schema elaborato dall’Ufficio liturgico del Vicariato di Roma.



Le veglie. A due passi dal Campidoglio, nella basilica di San Marco, veglia in italiano e inglese insieme ai Focolarini, il Movimento internazionale fondato da Chiara Lubich che si adopera per l’unità tra i popoli. Tra gli altri grandi Movimenti che convoglieranno sicuramente centinaia di pellegrini, le comunità Carismatiche che veglieranno a Sant’Anastasia al Palatino, nei pressi del Circo Massimo, in italiano e portoghese, e i Neocatecumenali alla chiesa del Santissimo Nome di Gesù all’Argentina in Piazza del Gesù, che pregheranno anche nella lingua del loro fondatore Kiko Argüello.



Santa Maria in Vallicella, conosciuta come Chiesa Nuova, in via del Governo Vecchio, resterà aperta con i ragazzi della Gioventù Ardente Mariana. Nelle vicinanze, porte aperte anche per San Giovanni dei Fiorentini, in via Acciaioli, con la Comunità Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante, dedita alle realtà di emarginazione sociale, con particolare attenzione al mondo giovanile. Di giovani deviati dalla droga si occupa anche la Comunità Shalom, che si ritroverà a Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio.



I pellegrini di lingua francese troveranno quelli di Comunione e Liberazione per pregare insieme a Sant’Andrea della Valle, in piazza Vidoni.



Non poteva mancare la Comunità di Sant’Egidio, che veglierà nella chiesa che proprio Giovanni Paolo II affidò loro nel 1993, San Bartolomeo all’Isola Tiberina. Forti, da sempre, della propria vocazione ecumenica e dei legami con le chiese d’Oriente, animeranno la notte di preghiera in italiano e in lingua araba.



Ai Santi Apostoli, nell’omonima piazza, si ritroveranno i giovani dell’Azione Cattolica, gli stessi ammessi per tradizione al picchetto d’onore per la morte dei papi sin dal pontificato di Pio XII.



La veglia alla chiesa delle Stimmate, adiacente a Largo Argentina, sarà animata dal Centro Vocazionale della diocesi di Roma, presieduto da don Fabio Rosini, molto popolare nella capitale per aver ideato le seguitissime catechesi dei “Dieci Comandamenti” ormai replicate in varie parti d’Italia.



I giovani del Movimento Giovanile Salesiano, si ritroveranno nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, nel loro quartier generale a via Marsala.



A Sant’Agnese in Agone a piazza Navona, base della pastorale giovanile romana, la notte parlerà polacco insieme ai giovani del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, nato proprio su volere di Giovanni Paolo II, che lo ha inaugurato personalmente il 13 marzo 1983, punto di riferimento per i giovani pellegrini a Roma, trovandosi affianco al colonnato di Piazza San Pietro e, per questo, off limits stanotte.



«Anche se per motivi di sicurezza non potremo vegliare nel nostro Centro – dice Cecilia, 23 anni, parigina, che al Centro San Lorenzo si occupa dell’accoglienza dei giovani- , non potevamo non rendere omaggio al nostro fondatore. Nella settimana passata, siamo rimasti aperti tutto il giorno per momenti di preghiera e catechesi o testimonianze sulla vita di Giovanni Paolo II. Io stessa - continua Cecilia, impegnata a Parigi con la Comunità dell’Emmanuele, prima di venire a Roma - l’ho scoperto crescendo, ero troppo piccola durante il suo pontificato, ma ho cominciato ad affascinarmi alla sua figura proprio venendo a lavorare al Centro. Quando accogliamo i gruppi di pellegrini a via Pfeiffer, 24, organizziamo sempre degli incontri tematici sul Papa, in particolare sui suoi messaggi ai giovani. So, ad esempio, che in occasione della nostra inaugurazione, durante la sua omelia, disse rivolto ai giovani presenti: “Voi siete l’avvenire del mondo, la speranza della Chiesa. Voi siete la mia speranza”.



Come potremmo deluderlo? Grazie poi a tutti i messaggi per le Giornate Mondiali della Gioventù, che ha ideato nel 1986, e che hanno cambiato la vita di milioni di giovani in tutto il mondo, abbiamo tanto materiale per approfondire. Le sue parole hanno trasformato la vita di milioni di giovani che cercavano un senso per la propria esistenza. È una grazia per noi che diventi santo. Dalla sua morte, abbiamo continuato a pregarlo come intercessore, è sempre stato un modello per noi. Agli occhi del mondo era già santo».