Variante Delta, in Italia è la più diffusa e pericolosa (superata quella Alfa): ragazzi tra i 10 ed i 29 anni i più colpiti

Variante Delta, in Italia è la più diffusa e pericolosa (superata quella Alfa): ragazzi tra i 10 ed i 29 anni i più colpiti
Variante Delta, in Italia è la più diffusa e pericolosa (superata quella Alfa): ragazzi tra i 10 ed i 29 anni i più colpiti
di Lorena Loiacono
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Sabato 24 Luglio 2021, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 02:05

Colpisce tutte le fasce di età, raggiungendo anche i giovani, ed oggi è la variante più diffusa in tutta Italia: la variante delta ha superato di gran lunga, per numero di contagi, la variante alfa e colpisce con una percentuale maggiore i ragazzi tra i 10 ed i 29 anni.

È quanto emerge dall'ultimo bollettino dell'Istituto sorveglianza integrata: negli ultimi 45 giorni, dal 5 giugno al 19 luglio, sono stati segnalati 4.958 casi di infezione da SARS-CoV-2 e, per la prima volta, il numero di segnalazioni di casi causati dalla variante delta, pari al 46%, ha superato quelli causati dalla variante alfa che resta al 35% nonostante sia comunque ancora la più diffusa a livello geografico, mantenendo almeno un caso in 87 diverse province italiane mentre la variante delta ne ha raggiunte 73 con almeno un caso.

 

Variante Delta, la più diffusa e veloce 

Da dicembre 2020 è sempre stata la variante alfa la più presente nella maggior parte dei casi sequenziati/genotipizzati, quindi nel 69,7% dei casi, ma questa tendenza non è stata confermata negli ultimi 45 giorni: la variante alfa resta al 35,24%, beta allo 0,32% e gamma al 7,16%, primeggia su tutti la variante delta che in un mese e mezzo è dilagata costantemente raggiungendo il 45,97% dei casi.

L'Iss ha monitorato la presenza delle varianti nei casi positivi al Covid e, mettendoli in sequenza temporale a partire dal mese di marzo scorso, evidenzia la notevole accelerazione della variante delta che, appunto, a marzo non era presente nei casi nazionali: appare in minima parte all'inizio di aprile per poi crescere in pochi mesi e raggiungere il livello più alto a luglio.

La percentuale di sequenze ascrivibili alla variante delta, sul totale dei sequenziamenti depositati in I-Co-Gen, è risultata pari al 3,41%, nel mese di aprile, all’8,91%, nel mese di maggio, al 39,42%, nel mese di giugno e al 78,14%, nel mese di luglio.

 

LE VARIANTI PER FASCE DI ETA'

Dal rapporto dell'Iss appare chiaro il maggior coinvolgimento delle fasce più giovani, colpite dalla variante delta: la distribuzione per fascia di età conferma la presenza di una percentuale lievemente maggiore di casi di infezione da variante gamma nei soggetti di età superiore ai 90 anni. Ma si riscontrano numerosi casi causati dalla variante delta in tutte le fasce di età, con una percentuale maggiore di casi in soggetti di età compresa tra i 10 ed i 29 anni.

NON CI SONO DIFFERENZE SOSTANZIALI TRA UOMINI E DONNE

La variante delta, così come l'alfa, non attaccano differente il corpo maschile e quello femminile, Le percentuali di contagio sono per lo più simili, sia esaminando il dato complessivo a partire da dicembre scorso, sia esaminando l'ultimo periodo che vede la variante delta in prima posizione quindi in piena curva dei contagi. Da dicembre scorso infatti, esattamente dal 28 dicembre al 19 luglio, la variante alfa ha colpito il 70, 96% di donne e e il 68,54% di uomini, negli ultimi 45 giorni invece le percentuali sono calate al 37,78% per le donne e al 33,12% per gli uomini.

Percorso inverso, quindi in ascesa, per la variante delta che nel lungo periodo, dal 28 dicembre al 19 luglio, ha interessato complessivamente il 6,06% di donne e il 7,81% di uomini mentre, negli ultimi 45 giorni, ha compiuto un forte balzo in avanti raggiungendo il 43,99% di donne e il 47,06% di uomini.

 

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