Va a letto a riposare, non si rialza più: il direttore d'orchestra Claudio Colmanet stroncato da malore a 61 anni

La tragedia in provincia di Belluno, l'allarme dato dalla moglie

Va a letto a riposare, non si rialza più: il direttore d'orchestra Claudio Colmanet stroncato da malore a 61 anni
Va a letto a riposare, non si rialza più: il direttore d'orchestra Claudio Colmanet stroncato da malore a 61 anni
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Lunedì 28 Agosto 2023, 09:09

SEREN DEL GRAPPA -Va a riposare e non si rialza più. È morto così ieri pomeriggio nel suo letto della sua casa a Caupo, Claudio Colmanet, 61 anni compiuti il 15 luglio scorso. Il violinista e direttore d’orchestra originario di Seren del Grappa (Belluno) è stato stroncato da un malore fulminante che non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi con gran dispiegamento di uomini e mezzi: sul posto sono accorsi l’elicottero Falco 2 e l’ambulanza medicalizzata dall’ospedale di Feltre. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
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L’ALLARME
È stata la moglie Flora ieri a chiedere aiuto al 118, che ha subito inviato i soccorsi.

Erano le 15,30. La coppia doveva fare un pisolino prima di uscire per un giro in bicicletta. Claudio si stende a letto, poi all’improvviso si alza lamentando un dolore al torace: alza il braccio e cade all’indietro e non si rialza più. I soccorritori tentano di tutto, ma ormai per l’uomo non c’era più nulla da fare: un infarto. A quel punto non è rimasto che chiamare il carro funebre. Chiare le cause naturali del decesso, non è stato necessario nessun approfondimento: la salma è già a disposizione dei famigliari.

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LA COMMOZIONE
Nella casa di Caupo, una delle prime del paese accorre subito da Feltre l’amico di una vita, il maestro Pio Sagrillo. «È morto il maestro Claudio Colmanet», dice con le lacrime agli occhi. «Eravamo appena tornati dal Brasile - prosegue - dove eravamo stati chiamati dallo Stato del Mato Grosso che vuole fondare un’orchestra. Conoscevano Claudio e lo volevano per questa iniziativa». I due erano sbarcati il 16 agosto scorso e si erano rivisti il giorno dopo. «Ci avevano perso le valige a Madrid - racconta Pio - l’ho visto il 17 agosto per consegnarli le sue dopo che le avevano recuperate. Da allora ci siamo sentiti e oggi l’ho visto qui, nel suo letto senza vita. Non ci posso credere».

 

IL RICORDO
«È dal 1995 che andiamo in Brasile, questo viaggio era l’apice dell’attività - prosegue l’amico Pio -. Siamo stati lì circa 25 volte per suonare inizialmente nel Rio Grande do Sul dove per la nostra attività unici italiani siamo inseriti nel testo “150 anni di emigrazione”, nel volume secondo. Ci sono un pittore e i due musicisti, che siamo noi». Claudio faceva il musicista ed era direttore della scuola musicale “Puccini” di Crocetta del Montello. Insegnava poi in varie scuole private. Lascia la moglie Flora Quinz, di Sappada, il figlio Michele, la sorella Anna che abita vicino a lui. «Dopo un concerto a Rio de Janeiro era stato nominato ad honorem membro dell’accademia musicale del Brasile - fa sapere Pio - e poi a San Paolo ha preso la medaglia Carlos Gomes con il titolo di commendatore della musica».

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