Il fatto è accaduto venerdi scorso quando il ragazzino di 13 anni si è visto negare l'accesso in classe per l'acconciatura dei capelli. «Abbiamo un dress code che va rispettato - ha affermato la dirigente scolastica Rosalba Rotondo - quei capelli sono un capriccio».
La segnalazione di quanto accaduto è partita dalla nonna del ragazzino che ha raccontato la vicenda al consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. «A mio nipote - ha lamentato la nonna - è stato impedito di entrare a scuola per i suoi capelli. Di fronte alle rimostranze di mia figlia, le hanno sbattuto la porta in faccia». «Nessuna porta in faccia - assicura la preside - tutti i genitori firmano, ogni anno, un “Patto di corresponsabilità”. Ci sono regole che valgono per tutti, alunni e docenti, e i genitori le conoscono».