Regeni, fallito vertice fra magistrati
Stop a collaborazione con l'Egitto

Regeni, fallito vertice fra magistrati Stop a collaborazione con l'Egitto
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Venerdì 8 Aprile 2016, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 18:34

ROMA - Il ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell'Ambasciatore al Cairo Maurizio Massari. La decisione fa seguito al fallimento del vertice tra investigatori italiani ed egiziani sul caso Regeni. In base a tali sviluppi - comunica la Farnesina - si rende necessaria una valutazione urgente delle iniziative più opportune per rilanciare l'impegno volto ad accertare la verità sul barbaro omicidio di Regeni.

La collaborazione tra le autorità giudiziarie dei due paesi può considerarsi di fatto interrotta, si apprende in ambienti giudiziari di piazzale Clodio. Delusi inquirenti ed investigatori che non hanno ottenuto quanto richiesto agli omologhi egiziani. 

La delusione della delegazione italiana che ha preso parte alla due giorni di confronto è legata, come emerge anche da un comunicato emesso dalla Procura, dalla mancata consegna, tra l'altro, dei tabulati telefonici di una decina di utenze riconducibili ad altrettanti cittadini egiziani. Inoltre, secondo quanto si apprende , non sono state consegnate anche le richieste «relative al traffico di celle». Tutti elementi ritenuti indispensabili dalla Procura di Roma. 

«Sono stati consegnati alle autorità italiane - riferisce la Procura - i tabulati telefonici delle utenze egiziane in uso a due amici italiani di Giulio Regeni presenti al Cairo nel gennaio scorso, la relazione di sopralluogo, con allegate foto del ritrovamento del corpo di Giulio Regeni, una nota ove si riferisce che gli organizzatori della riunione sindacale tenuta al Cairo l'11 dicembre 2015, cui ha partecipato Giulio Regeni, hanno comunicato che non sono state effettuate registrazioni video ufficiali dell'incontro». Tutti elementi che la Procura non ha giudicato sufficienti.




 

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