Polonia nuova superpotenza Nato: record di soldati e armi. Ecco perché Putin ora teme Varsavia

Secondo gli esperti, i candidati alle prossime elezioni polacche stanno strumentalizzando la guerra russo-ucraina

Polonia nuova superpotenza Nato: stategie, eserciti e armi in aumento. Ecco perché Mosca teme la crescita di Varsavia
Polonia nuova superpotenza Nato: stategie, eserciti e armi in aumento. Ecco perché Mosca teme la crescita di Varsavia
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Giovedì 17 Agosto 2023, 15:17

La Polonia diventa protagonista della guerra russo-ucraina. Il Paese segue le direttive della Nato e alimenta sempre di più il suo spirito bellico, così come dimostrano i festeggiamenti del 15 agosto per la parata della «Giornata dell'esercito polacco». Varsavia e altre città al confine ucraino sono sempre più militarizzate: soldati, carri armati e cartelli con indicazioni militari fanno da sfondo alle strade polacche. Anche l'organizzazione militare del Paese sembra ben concentrata a contrastare il Cremlino e i suoi alleati. Gli Stati baltici e la Polonia, infatti, stanno discutendo la possibilità di chiudere completamente i confini con la Bielorussia. Lo ha comunicato la ministra degli Interni lituana, Agne Bilotaite.

La Polonia è un paese fortemente polarizzato, e quando si tratta di militari non è diverso. Ma nonostante le opinioni divergenti, l'esercito rimarrà un argomento di punta della prossima campagna elettorale. 

Le risorse polacche

Poche parole ma chiare e capaci di far capire il sentiment che si respira in Polonia in questi giorni: «La difesa della nostra frontiera orientale, la frontiera dell’Unione Europea e della Nato è oggi un elemento chiave dell’interesse statale della Polonia», ha detto il presidente polacco Andrzej Duda, comandante in capo delle forze armate.

L’esercito polacco ha più di 175mila soldati, un aumento di 100mila unità rispetto otto anni fa, ha detto Duda che sottolinea come il bilancio della difesa della Polonia quest’anno raggiungerà il record di 137 miliardi di zloty (34 miliardi di euro circa, ndr.), pari a circa il 4% del prodotto interno lordo (PIL), la quota più alta di tutta la Nato. «L’obiettivo di questa grande modernizzazione è quello di dotare le forze armate polacche e creare un sistema di difesa tale che nessuno osi attaccarci, che i soldati polacchi non dovranno mai combattere», ha detto Duda, esprimendo il suo rispetto per i militari.

Rispondendo alle critiche che la Polonia, una nazione di circa 37 milioni di persone, stava contraendo ingenti prestiti per effettuare gli acquisti militari, Duda ha detto: «Non possiamo permetterci di rimanere inattivi. Ecco perché stiamo rafforzando le nostre forze armate qui e ora».

Il Risiko delle alleanze

Gli Stati baltici e la Polonia continuano a discutere sulla possibilità di chiudere completamente i confini con la Bielorussia. La ministra lituana ha aggiunto che una decisione in merito verrà presa nel corso di un trilaterale che si terrà il prossimo 28 agosto a Varsavia, con la partecipazione dei ministri degli Interni di Lituania, Lettonia e Polonia. Bilotaite ha aggiunto di aver già discusso la questione della chiusura totale della frontiera con la Bielorussia con il suo omologo polacco, Mariusz Blaszczak, la scorsa settimana. Il ministro degli Interni lettone, Maris Kucinskis, ha commentato la notizia osservando che «la chiusura del confine con la Bielorussia può essere efficace contro gli elementi della guerra ibrida attuata dal regime di Lukashenko solo se attuata da tutti e tre i Paesi di confine - Lettonia, Lituania e Polonia - contemporaneamente».

Nel corso delle ultime settimane, i tre Paesi hanno guardato alla situazione in Bielorussia con crescenti timori.

La presenza della Wagner nel Paese e la paura di provocazioni ha indotto Lituania, Lettonia e Polonia ad aumentare sensibilmente il livello di attenzione ai confini, anche con l'invio - in particolar modo nel caso della Polonia - di forze aggiuntive alle frontiere. Il sensibile aumento dei flussi migratori clandestini in arrivo dalla Bielorussia hanno inoltre alzato il livello di guardia su possibili utilizzi dei migranti come strumento di guerra ibrida.

Polonia, fiore all'occhiello per la Nato

In Polonia, la presenza dei militari nelle aree pubbliche è notevolmente aumentata. I politici indossano camicie militari e visitano le frontiere o le basi militari. Nel Paese polacco si respira un'aria diversa. Quest'anno la celebrazione della «Giornata dell'Esercito» si è conclusa con una grande parata militare a Varsavia. Gli esperti stimano che si sia stata la giornata più costosa della storia. L'esercito è diventato uno dei temi più discussi - e importanti - del Paese. I pareri divergono sul fatto che ciò sia dovuto a una reale minaccia per la sicurezza o solo a una campagna politica prima delle prossime elezioni.

«Se vuoi la pace, preparati alla guerra. Dobbiamo sempre tenere a mente la difesa, e la difesa è la modernità dell'esercito», ha detto Przemyslaw, un cittadino polacco, presente alla parata militare con il figlio.

Anche le opinioni degli esperti sono divise: alcuni sostengono che la presenza dell'esercito nella quotidianità è giustificata. «L'esercito gode di molta fiducia da parte dei cittadini. Inoltre, lo scoppio della guerra in Ucraina fa sì che i cittadini guardino la situazione con grande preoccupazione. E qui, sono state prese le misure appropriate», ha detto Beata Gorka-Winter, esperta di sicurezza presso l'Università di Varsavia.

«I combattenti del gruppo Wagner sono comparsi in Bielorussia, stanno facendo pressione sulle frontiere, e ci aspettiamo tutti i tipi di incidenti, compresi quelli di natura militare. Pertanto, il governo non può ignorarlo», ha aggiunto Gorka-Winter. 

Propaganda politica?

Altri esperti sottolineano che l'esercito e le tensioni nella regione vengono utilizzati per scopi politici interni. «Abbiamo a che fare con una campagna politica ed elettorale che strumentalizza una vera e propria minaccia russa. Questo governo sta giocando, usando l'esercito per garantire la sicurezza. A questo proposito si fa politica, ma non si tratta di sicurezza, si tratta di aiutare le autorità a mantenere il potere. Per quanto riguarda la costituzione, questo non dovrebbe essere il caso - l'esercito dovrebbe essere apolitico, ed è molto chiaramente politicizzato», ha spiegato Jaroslaw Kociszewski, esperto di sicurezza presso il Kolegium Nowa Europa Wschodnia, Stratpoints.

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