Test nucleari, Putin firma la revoca della ratifica al trattato sulla messa al bando (mai entrato in vigore): cos'è il Cntbt

La revoca della ratifica del Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty era stata approvata a fine ottobre dal Parlamento russo

Test nucleari, Putin firma la revoca della ratifica al trattato sulla messa al bando (mai entrato in vigore): cos'è il CNTBT
Test nucleari, Putin firma la revoca della ratifica al trattato sulla messa al bando (mai entrato in vigore): cos'è il CNTBT
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Giovedì 2 Novembre 2023, 16:15

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che sancisce il ritiro da parte di Mosca dal trattato internazionale sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari. La revoca della ratifica del Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty era stata approvata a fine ottobre dal Parlamento russo. 



 


Le scelta di ritirare la ratifica

Lo scorso 25 ottobre il parlamento russo ha completato l'approvazione di una legge che ritira la ratifica da parte di Mosca del trattato globale che vieta i test sulle armi nucleari. Il Consiglio della Federazione, camera alta russa, ha infatti approvato la legge con 156 voti favorevoli, dopo che anche la camera bassa, la Duma, l'aveva approvata all'unanimità. Il presidente russo aveva esortato i legislatori ad apportare la modifica per «rispecchiare» la posizione Usa, che hanno firmato ma non hanno mai ratificato il trattato sulla messa al bando dei test nucleari (Ctbt).

Il test di un massiccio attacco nucleare di ritorsione

La settimana scorsa le forze nucleari strategiche russe hanno realizzato un'esercitazione di un «massiccio attacco nucleare in risposta a un attacco nucleare nemico». Secondo quanto riferito dalla Tass, l'esercitazione delle forze di deterrenza strategica ha coinvolto il lancio di un missile balistico intercontinentale Yars, un missile balistico Sineva da un sottomarino nucleare nel Mare di Barents e il lancio di missili da crociera con bombardieri Tu-95.

Cosa prevede il CNTBT

Il CNTBT è un trattato internazionale che proibisce i test nucleari in qualsiasi ambiente. Il testo è stato elaborato tra 1993 e 1996 in seno alla Conferenza del Disarmo. È stato adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 settembre 1996, ma a giugno 2018 non è ancora entrato in vigore, per mancanza del numero minimo di ratifiche previsto dal trattato stesso.

Costituisce un'evoluzione del Partial Test Ban Treaty (trattato di bando parziale dei test nucleari) del 1962, il quale aveva permesso che i test continuassero nel sottosuolo. Quest'ultimo vietava i test nucleari sottomarini, nell'atmosfera e nello spazio esterno. Il trattato CTBT prevede l'istituzione di un'organizzazione internazionale (CTBT Organization) che gestisca la rete di monitoraggio internazionale (IMS - International Monitoring System) e conduca eventuali ispezioni in sito (OSI - On-Site Inspections) per verificare il rispetto del trattato. Poiché il trattato non è in vigore, tale organizzazione è attualmente in operatività cosiddetta "provvisoria" (provisional). Essa ha il nome di Segretariato Tecnico Provvisorio (PTS - Provisional Technical Secretariat) con sede a Vienna, che si avvale di 260 impiegati da 70 paesi, costruisce il regime di verifica in modo che esso sia operativo quando il trattato entrerà in vigore.

I test nucleari

Dopo la firma del bando parziale ai test nucleari, Stati Uniti d'America, Unione Sovietica, Regno Unito (ed altri Stati) hanno continuato a testare e migliorare le loro armi nucleari utilizzando test compiuti nel sottosuolo. Nonostante il confinamento di questi test avesse fatto passare in secondo piano le preoccupazioni di tipo ambientale che avevano portato al PTBT, la pressione internazionale verso un bando totale ha continuato a crescere in tutti gli anni settanta e ottanta del XX secolo.

Il processo di ratifica

Il trattato è stato adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 settembre 1996 e fu firmato da 71 stati, compresi cinque degli otto paesi a quel tempo in grado di sviluppare armi nucleari. Al dicembre 2011 è stato ratificato da 155 stati, 27 paesi firmatari non l'hanno ancora ratificato. Per l'entrata in vigore è necessaria la ratifica da parte dei 44 stati elencati nell'Allegato 2 del trattato, cioè quei paesi che parteciparono formalmente nel 1996 alla Conferenza sul Disarmo e che possedevano a quella data tecnologia nucleare. Di questi, cinque paesi non hanno ancora ratificato il trattato: Cina, Egitto, Iran, Israele e Stati Uniti; tre non hanno invece mai firmato: Corea del Nord, India e Pakistan

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