Padova, al "club del sesso" tremila iscritti
Ecco le intercettazioni imbarazzanti

L'ingresso del club
L'ingresso del club
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Martedì 12 Maggio 2015, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 23:38
PADOVA - In poco più di tre anni lo "Spa Club 307" ha iscritto 3426 soci uomini. Secondo l’accusa il centro massaggi a luci rosse di Loreggia avrebbe incassato oltre trecentomila euro.

Insomma, le "socie" marocchine, brasiliane e studentesse padovane rendevano bene a Alberto Mason, sessantunenne di Castelfranco Veneto, arrestato dai carabinieri di Piombino all’inizio di aprile. Favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione sono le accuse per le quali il pubblico ministero Roberto Piccione chiede il rinvio a giudizio di Mason.



L’inchiesta è conclusa. Alberto Mason, ai domiciliari, difeso dagli avvocati Pierantonio Menapace e Otello Bigolin, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice delle indagini preliminari, Mariella Fino, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare.



Le "socie" di Alberto Mason erano «le vacche della mia stalla» e alcune avevano un «culo come un puledro». Per un mese e mezzo i carabinieri di Piombino hanno filmato e ascoltato quello che si dicevano all’interno dell "Spa Club 307". Gli investigatori dell’Arma avevano piazzato all’interno del centro massaggi telecamere e cimici. Quando il pubblico ministero Piccione ha mandato il fascicolo giudiziario al giudice delle indagini preliminari Fino per il mandato di cattura dentro c’era di tutto. Il centro massaggi era un club privato e i carabinieri hanno trovato migliaia di "soci" tra gli uomini che frequentavano il "bordello". Nei filmati ci sono una novantina di episodi sessuali. Il cui costo per i clienti variava da 100 a 200 euro. Gli uomini dovevano essere locali.



«Gente che parlava il dialetto», era categorico il capo del club. E le ragazze "soce" dovevano «fare i massaggi completamente nude». E poi il massaggio «doveva terminare almeno con una m. da 100 euro». E un avvertimento: «Attente alle persone vestite bene e con l’accento meridionale. Potrebbe trattarsi di un carabiniere». Sì, Alberto Mason si muoveva bene. Sapeva che i carabinieri per scoprire i bordelli si fingono clienti. E una volta che sono dentro sono guai seri. Insomma, le ragazze "soce" del tenutario dovevano prestare attenzione agli uomini sospetti. In quel caso il massaggio non andava fatto. L’uomo vestito bene poteva usare l’idromassaggio o prendere qualcosa al bar.
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