TREVISO – È morta in soli due mesi. Un tumore fulminante ha spento il sorriso di Barbara Costacurta. Aveva 40 anni, originaria di Marcon (Venezia), viveva in centro a Treviso con il compagno Alberto Barbazza. È lui che racconta la lotta contro il male, scoperto per caso a metà gennaio.
LA SCOPERTA
«Barbara andava in palestra molto presto, prima di recarsi al lavoro. Anche il 18 gennaio scorso - non dimenticherò mai quella data - era andata a fare ginnastica, seguita dalla sua personal trainer. Mi aveva telefonato poco dopo essere tornata a casa, dicendomi che aveva vomitato in bagno e non si sentiva bene. Ero preoccupato, le ho chiesto se aveva bisogno di me e se voleva che tornassi. Ma lei mi aveva rassicurato» ricorda. Alberto Barbazza è titolare di impresa edile. «Avrei mollato tutto, ma l’ho sentita serena. Il peggio doveva ancora venire» racconta. Dopo quella prima avvisaglia, Alberto pressa Barbara perché vada dal medico e si faccia un controllo. «È stato un tumore velocissimo e crudele, partito da un organo e in brevissimo tempo ne ha aggrediti altri. L’ho vista spegnersi. Sono sempre stato accanto a lei, è un dolore che non conosce sosta».
Barbara era dipendente della Azimut fondi di investimento.
IN OSPEDALE
Poi, Alberto ricorda le peregrinazioni in ospedale a Mestre, a Castelfranco e a Treviso: «Abbiamo provato tutto, ma il suo fisico era ormai debilitato». E conclude: «È stata unica, solare, splendida, generosa. Era umile, e profondamente onesta. In tanti anni non mi hai telefonato usando l’apparecchio del lavoro. Ora mi restano i ricordi».