MOSCA - Non si può escludere alcuna delle ipotesi avanzate finora sulla sciagura aerea di sabato scorso nel Sinai: lo dice il portavoce di Putin, Dmitri Peskov rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se si potesse escludere un atto di terrorismo. «Di fatto, ha aggiunto, gli investigatori iniziano solo ora il loro lavoro».
Una dichiarazione che ne riecheggia un'altra: «La sola causa della sciagura dell'A321 precipitato nel Sinai può essere un fattore esterno» in aria»: lo sostiene un dirigente della Kogalymavia, la compagnia a cui apparteneva l'aereo, citato da Ria Novosti. «Un A-321 - ha detto il manager - non può spaccarsi in aria per il malfunzionamento di un qualsiasi sistema tecnico».
Intanto gli operatori del ministero delle Emergenze russo impegnati nelle ricerche nella zona del Sinai in cui sabato è precipitato un Airbus russo hanno trovato finora 12 pezzi dell'aereo.
È inoltre iniziata in un obitorio di San Pietroburgo la procedura per il riconoscimento delle vittime del disastro aereo avvenuto sabato nel Sinai: lo riporta Ria Novosti precisando che sul posto operano circa 40 medici legali.
L'aereo russo precipitato in Sinai non è stato colpito dall'esterno ed il pilota non ha lanciato nessuna richiesta di soccorso prima di scomparire dai radar. Lo ha reso noto una fonte del gruppo che sta analizzando la scatola nera del velivolo.
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