«Solo tre culle in neonatologia, si rischia la chiusura». Il sindacato Usb chiama a raccolta i sindaci del Piceno

«Solo tre culle in neonatologia, si rischia la chiusura». Il sindacato Usb chiama a raccolta i sindaci del Piceno
«Solo tre culle in neonatologia, si rischia la chiusura». Il sindacato Usb chiama a raccolta i sindaci del Piceno
di Marco Vannozzi
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Domenica 21 Gennaio 2024, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 11:10

ASCOLI Sanità ancora nel vortice: si fa sentire l'Unione sindacale di base (Usb). «Torniamo a denunciare la diminuzione dei posti letto della patologia neonatale: solo tre sono le culle attive – afferma il sindacalista Mauro Giuliani -. È inaccettabile una riduzione di un servizio di eccellenza del nostro territorio. Inoltre, con una sola unità infermieristica presente in patologia neonatale, aumenta in maniera esponenziale il rischio clinico del neonato e la sicurezza dei professionisti infermieri. Chiediamo il ripristino di tutti i posti letto nella patologia neonatale e di due unità infermieristiche a turno – prosegue la nota Usb».

La chiusura

L’Usb teme che questa contrazione, che va avanti dall’estate scorsa, possa portare alla definitiva chiusura sia del punto nascita sia del servizio di eccellenza dell’ospedale. «Segnaliamo poi una grave carenza di personale ostetrico: illogicamente viene sostituito con il personale infermieristico, ma si tratta di figure professionali evidentemente separate e distinte. Le ostetriche sono una figura fondamentale per il reparto di ostetricia per il punto nascita che nel 2023 ha visto un aumento delle nascite nel nostro territorio: chiediamo pertanto assunzioni di almeno 3-5 ostetriche dalla graduatoria di concorso». L'Usb fa poi una richiesta al territorio: «Chiediamo ai sindaci di attivarsi e alla Regione Marche, con il presidente Francesco Acquaroli e l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini, di intervenire urgentemente per bloccare questo provvedimento e altri in essere, al fine di garantire, con le risorse economiche adeguate, il mantenimento dei posti di lavoro, attuando da subito le stabilizzazioni Covid, le proroghe di tutti i lavoratori in scadenza e dei servizi sanitari pubblici essenziali per la popolazione». In stato di agitazione da tempo, continua la mobilitazione: l'Usb invita tutti a partecipare martedì 23 gennaio a partire dalle ore 10, davanti alla sede della Regione ad Ancona, per manifestare contro i tagli alla sanità pubblica.

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