San Benedetto, crollo dei prezzi per calamari, triglie e seppie. La prima asta dopo il fermo porta tante sorprese

San Benedetto, crollo dei prezzi per calamari, triglie e seppie. La prima asta dopo il fermo porta tante sorprese
San Benedetto, crollo dei prezzi per calamari, triglie e seppie. La prima asta dopo il fermo porta tante sorprese
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Settembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:44
SAN BENEDETTO - Box chiusi al mercatino del pesce e pescherecci ancora ormeggiati al porto. L’immagine che ieri mattina si presentava davanti al molo nord. Il maltempo ha condizionato non poco il ritorno in mare dopo il fermo pesca. Anche se poco, tra il pesce arrivato a terra c’erano soprattutto: triglie, pannocchie e calamaretti. Ieri sera la seconda uscita dove erano attese più barche.



Solo nove pescherecci su trenta domenica sera sono usciti in mare. Il maltempo ha lasciato a terra gran parte della flotta sambenedettese e ieri al mercato ittico e al mercatino al dettaglio non c’era molto movimento, nonostante la grande attesa per la ripresa della pesca. «Questa mattina (ieri ndr) – racconta una negoziante del mercatino al dettaglio – prima che aprissimo c’era la fila dei ristoratori che aspettavano il pesce fresco. Solo poche barche sono tornate in mare quindi abbiamo poco pescato, soprattutto calamaretti, pannocchie, triglie e seppie. I prezzi si sono abbassati rispetto a prima del fermo, basti pensare che i calamari stavano a 40 euro al chilogrammo e oggi stanno a 25 euro mentre le pannocchie stavano a 25 e oggi stanno a 15 euro. Speriamo che vada meglio per la quantità». Sul fronte del commercio all’ingrosso Lorenzo Marinangeli di Lory Pesca spiega: «Poche barche sono uscite e hanno pescato soprattutto sotto costa quindi riportando triglie, pannocchie, calamaretti e seppie. Meno il pesce di altura come merluzzi e totani che ancora non si sono visti. Ora andiamo incontro a un clima migliore con mare calmo che dovrebbe migliorare le condizioni di pesca».

Ieri mattina si è svolta la prima asta dopo il fermo a partire dalle 3.41 per terminare alle 8. Le quantità di pescato erano limitate quindi i prezzi nei prossimi giorni dovrebbero scendere ulteriormente, ma sono comunque inferiori a quelli di prima dello stop. 

Il prezzo


I calamari si aggiravano intorno ai 16 euro al chilogrammo, la sogliola sui 25 euro, il palombo a meno di 6 euro, tante le triglie pescate che andavano intorno ai 3 euro, le mazzancolle sui 24 euro, l’astice arrivava a 53 euro, la mazzancolla a 24 euro, le pannocchie intorno ai 10 euro, il rospo 13 euro, la gallinella a meno di 2 euro e le zanchette a 7 euro. Insomma la frittura è stata assicurata e tra i banchi del commercio all’ingrosso anche il famoso granchio blu venduto per circa 5 euro al chilogrammo e la cui polpa è molto ricercata dai ristoranti. Una ripresa della pesca che ha rappresentato anche la prima uscita dopo l’inizio del dragaggio. Ancora però i problemi rimangono, soprattutto per chi è passato nel vecchio tratto dove ancora il pontone non è intervenuto. Però la presenza stessa del pontone al porto è rassicurante per tutti i pescatori che affrontano con maggiore sicurezza l’uscita e il rientro. Tra i pescherecci rimasti a terra anche quello del marittimo Pietro Ricci il quale dice: «Aspettiamo che il mare si calmi, intanto abbiamo la speranza per i lavori di dragaggio iniziati, qualcuno, che esce ancora nel vecchio tratto, ha incontrato qualche problema, toccando il fondale per l’insabbiamento ma finalmente abbiamo i lavori tanto attesi dopo 15 anni e tra qualche settimana già si vedranno i primi risultati e per noi è un obiettivo notevole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA