E' morta l'ex giudice Anna Maria Abate, si occupò di Br e antimafia. Una donna molto impegnata nel sociale

L'ex giudice Anna Maria Abate
L'ex giudice Anna Maria Abate
di Cristiano Pietropaolo
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Sabato 31 Dicembre 2022, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 15:35

ASCOLI - È scomparsa all’età di 93 anni l’ex giudice del Tribunale di Ascoli Anna Maria Abate. Nata a Palermo nel 1929, è stata una delle prime donne magistrato d’Italia e la prima donna giudice a prendere servizio al Tribunale del capoluogo piceno, dove arriva nel 1974, proveniente dal Tribunale di Vercelli. Ad Ascoli si è occupata di molti casi importanti per l’epoca che hanno riguardato in particolare le Brigate Rosse e le operazioni antimafia.

Anna Maria Abate non è stata soltanto impegnata nel campo della giustizia ma è stata una donna molto sensibile alle tematiche sociali, tanto che, nel 1981, promosse la costituzione della comunità terapeutica “Ama” a Castel di Lama per la lotta alla droga e il recupero dei tossicodipendenti e detenuti, un tema che all’epoca era un problema nascente.

Fu molto attiva in città durante il periodo trascorso al Tribunale di Ascoli, tanto che promosse e collaborò con il Centro donna “Flavia Guiderocchi”, perché cosciente di quanto la sensibilità femminile potesse essere utile nel campo del sociale e dell’associazionismo. Ha poi scelto di trasferirsi a Pescara come Sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale abruzzese perché considerava tale funzione più consona al suo temperamento, in quanto era una donna che voleva stare sempre a diretto contatto con la realtà.

Anna Maria Abate è stata una persona di grandi valori ed ideali di giustizia che ha sempre portato avanti con coerenza nel suo lavoro e nella vita. L’avvocato Maria Capponi la ricorda come «Un punto di riferimento per molti. Una persona che era sempre piena di idee, molto vivace intellettualmente, molto umana, aperta al dialogo e verso gli altri e simpatica. Si è molto occupata di tematiche legate al terrorismo nel suo ambito lavorativo. Ha sempre rispettato le idee altrui ed era anche molto avanti rispetto ai tempi in cui viveva. Ci si poteva discutere bene ed era molto vicina ai giovani: ha cercato sempre di aiutare le persone, in particolare i giovani, che hanno avuto problemi legati alla tossicodipendenza».

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