Ascoli, il Comune cancella
1.300 permessi auto per i disabili

Ascoli, il Comune cancella 1.300 permessi auto per i disabili
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Giovedì 29 Ottobre 2015, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 16:11
ASCOLI- Non trova fine la crociata per combattere i falsi invalidi al volante. Neanche le nuove autorizzazioni europee, obbligatorie al momento del rinnovo dei vecchi permessi per le persone con disabilità, sono riuscite a debellare un fenomeno che, ad Ascoli, è duro a morire: quello dei furbetti che ogni giorno utilizzano il talloncino (o la fotocopia) di qualche parente con invalidità per parcheggiare gratuitamente alla faccia di chi, invece, ne avrebbe diritto. I casi si susseguono e lasciano sempre più allibiti e si tratta di un fenomeno che, tra controlli incrociati e segnalazioni, interessa almeno 300 auto con relativi conducenti. E non ci si stupisce ormai più di fronte a situazioni paradossali. L'ultimo caso, qualche giorno fa, con un giovane che, sorpreso a salire su un'auto in sosta sulle strisce blu, con il permesso per invalidi, ha addirittura finto di non sapere della morte del nonno, intestatario del permesso, avvenuta nello scorso mese di aprile. Non riuscendo comunque a giustificare l'utilizzo di quel permesso non potendo di certo trasportare una persona deceduta... Siamo ormai arrivati oltre ogni limite. E nonostante la stretta collaborazione tra la polizia municipale e gli ausiliari della Saba, che controllano le strisce blu, non si riesce a debellare questo fenomeno che interessa, tra l'altro, persone di tutti i ceti e di ogni livello culturale e sociale. Sono diversi i casi, registrati anche in passato, che hanno visto e vedono coinvolti liberi professionisti e anche qualche politico. Basti pensare che, anche grazie alle scadenze dei permessi ed alle verifiche, si è già giunti nel tempo a cancellare oltre 1300 permessi rispetto ai 2300 rilasciati in precedenza. Ma c'è sempre chi, alla faccia anche delle nuove autorizzazioni europee (con foto, ma sul retro del tagliando), riesce ancora a farla franca. Nel mirino ci sono, ad esempio, auto con permesso per invalidi che si ritrovano in sosta nella stessa zona, in centro, tutti i giorni dal lunedì in determinati orari che lasciano presupporre un utilizzo a scopo lavorativo.
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