Debuttano i teleconsulti, non si intasa l’ospedale: specialisti a disposizione per aiutare i medici di base

Debuttano i teleconsulti, non si intasa l’ospedale: specialisti a disposizione per aiutare i medici di base
Debuttano i teleconsulti, non si intasa l’ospedale: specialisti a disposizione per aiutare i medici di base
di Nino Orrea
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Venerdì 1 Ottobre 2021, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 10:01

ASCOLI  - È partita in Area vasta 5 l’iniziativa per i consulti e le visite domiciliari ai pazienti Covid-19, da parte dei medici ospedalieri. L’iniziativa fa seguito alla circolare dell’Asur, con la quale si invitano i medici degli ospedali della regione a partecipare alla campagna volta a contenere l’afflusso dei pazienti Covid-19 nei nosocomi delle Marche. In Area vasta 5, la direzione sanitaria ha individuato quattro settori, che sono poi quelli più coinvolti nella campagna anti Covid.

Le quattro Unità pronte a scendere in campo sono la Cardiologia, con quattro medici, la Neurologia, sempre con quattro medici, la Medicina interna, con due medici e la Pneumologia, anch’essa con due medici. 
Il protocollo prevede che su richiesta dei medici di Medicina generale o di quelli del Distretto, vengano attivati gli specialisti dei due ospedali dell’Area vasta 5, il Mazzoni di Ascoli e il Madonna del Soccorso di San Benedetto.

In fasce orarie giornaliere ben definite, proprio per non creare disagi ai pazienti ricoverati nelle quattro Uoc e a quelli che devono svolgere visite specialistiche, gli specialisti, attraverso la procedura del teleconsulto, si mettono in collegamento con il medico di Medicina generale e forniscono tutti i chiarimenti su come intervenire sul paziente interessato.

Qualora il teleconsulto non dovesse essere sufficiente a risolvere le problematiche manifestate dal medico di base, allora e solo in quel caso, lo specialista si recherà al domicilio del paziente per verificare di persona le condizioni. In questo modo si eliminerebbe l’afflusso al Pronto soccorso e si eviterebbero rischi di potenziali contagi. Un intervento, quello domiciliare da parte dello specialista ospedaliero che potrà avvenire solo in casi eccezionali. Le fasce orarie in cui attivare il teleconsulto e l’eventuale visita domiciliare, verranno scelte in maniera oculata per non mettere in crisi l’operatività delle Uoc coinvolte nell’iniziativa.

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