Il drammatico attacco di squalo che è costato la vita al giovane istruttore subacqueo Simon Nellist mentre nuotava al largo di Little Bay a Buchan Point, a due passi da Sidney, ha sconvolto l'intera comunità di quel territorio. D'altro canto, a Sidney, erano ben sessant'anni che non veniva registrato un attacco mortale. Un dramma che, ripreso dai telefonini dei pescatori dalla scogliera, ha suscitato terrore e sgomento. Com'era stato possibile? Gli squali bianchi, solitamente, non gradiscono la carne umana, tanto che, dopo un primo morso investigativo, nove su dieci si allontanano.
Australia, uomo ucciso da uno squalo: la vittima è Simon Nellist, aveva 35 anni e stava per sposarsi
E allora, come si spiega? Probabilmente, considerate le condizioni di quelle acque agitate e la presenza di diversi pescatori e delle lenze con le esche in acqua chissà da quanto tempo, hanno confuso l'animale.
Anche e soprattutto per questo, dopo la tragedia, la sua famiglia ha voluto ricordare quanto, il loro amato Simon che si sarebbe dovuto sposare di qui a poco con Jessie Ho, fosse innamorato di quell'oceano che lo ha ucciso. A proposito degli squali, lui stesso, circa sei mesi fa aveva scritto sui social: "Le reti anti squalo e le drumlines non proteggono nessuno e fanno strage di fauna marina". Da qui la richiesta dei suoi familiari che hanno chiesto di non uccidere gli squali. Nemmeno per vendetta. "Lui - hanno dichiarato ai quotidiani locali australiani - avrebbe voluto cosi".