Nell'interrogatorio Mancini ha spiegato che la mattina in cui è stato arrestato non era in servizio perché avrebbe lavorato il pomeriggio: tuttavia, aveva deciso di svolgere un servizio di consegna di buoni pasto presso un esercizio pubblico alle 10,30 e per evitare di passare al Comando, aveva chiesto ad un collega di smarcare il cartellino (lasciato in ufficio) al suo posto. Poi, a causa di un contrattempo con la figlie che gli ha chiesto di tenere il nipote, non era riuscito a presentarsi all'orario stabilito presso l'esercizio pubblico in questione. La difesa ha chiesto i termini a difesa: sarà processato per direttissima il 31 ottobre.
Il giorno dell'arresto se ne stava tranquillamente a casa, trovando il tempo anche per un po’ di footing, mentre un collega smarcava il cartellino al suo posto negli uffici del Comando di polizia municipale alle Palombare.
Mauro Mancini, 55 anni, tenente dei vigili urbani in forza all’Ufficio servizi, è stato arrestato per assenteismo, accusato di truffa ai danni dello Stato, falso in atti pubblici e falso indotto. Ieri mattina alcuni colleghi del Nucleo di polizia giudiziaria s’erano appostati nei pressi della sua abitazione per controllare le sue mosse. In contemporanea, nel quartier generale dorico dei vigili urbani, altri investigatori della Municipale sorprendevano un collega di Mancini a passare il badge del tenente nel dispositivo che registra ingressi e uscite.
Per l’ufficiale l’arresto è scattato in flagranza di reato, mentre il collega “pianista” accusato di averlo coperto (A.T. le sue iniziali, 45 anni) è ora indagato a piede libero per concorso nello stesso reato. L’inchiesta potrebbe allargarsi ad altri casi di assenteismo.
L’amministrazione comunale ha accolto “con amarezza la notizia di quanto avvenuto presso il Corpo della Polizia municipale”, dove un vigile urbano è stato arrestato per assenteismo e almeno un altro risulta indagato. «Se i fatti fossero confermati dagli sviluppi delle indagini - osserva il sindaco Valeria Mancinelli - l'amarezza sarebbe ancora più profonda perché il caso di specie si sarebbe sviluppato all'interno del Corpo della Polizia municipale”. “Ma il dispiacere - continua - porta con sè anche la consapevolezza che il Comune ha gli anticorpi per reagire”.
I due vigili urbani sono stati sospesi dal Comune di Ancona. L’amministrazione ha avviato un procedimento disciplinare con contestuale sospensione cautelare dal servizio nei confronti di entrambi. Si tratta di una prassi consueta in attesa degli sviluppi dell’inchiesta e in attesa di verificare le difese degli interessati nel rispetto delle procedure e della garanzie di legge.
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