Tra le vicine scoppia la guerra per il posto auto: «Grassona, ti ammazzo i gatti». Tutte a processo

Tra le vicine scoppia la guerra per il posto auto: «Grassona, ti ammazzo i gatti». Tutte a processo
Tra le vicine scoppia la guerra per il posto auto: «Grassona, ti ammazzo i gatti». Tutte a processo
di Federica Serfilippi
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Sabato 13 Aprile 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 07:07

SERRA DE’ CONTI La Guerra dei Roses applicata al vicinato. Ci sarebbero stati insulti, minacce e anche riprese telefoniche non gradite nel compendio accusatorio che ha fatto finire a processo una 54enne residente a Serra de’ Conti. Il rinvio a giudizio è stato decretato dal gup Alberto Pallucchini: l’imputata dovrà difendersi dall’accusa di stalking il 16 settembre. Come parte civile avrà la vicina, una 49enne assistita dall’avvocato Michele Carluccio. A causa di querele incrociate, la donna è attualmente a processo per minacce dal giudice di pace. Come controparte, c’è la 54enne accusata di atti persecutori e difesa dall’avvocato Giuseppe Muzi.

La contesa

Il procedimento che partirà a settembre è stato incardinato dopo la denuncia presentata ai carabinieri della 49enne nel settembre del 2022.

Ha puntato il dito contro la vicina di casa, raccontando le persecuzioni subite nei mesi precedenti da chi le abitava affianco. Tutto, stando a quanto rilevato dalle indagini, sarebbe nato dalla contesa del posto auto. O comunque, come succede spesso in casi simili, da futili motivi. Un sentimento di antipatia reciproca avrebbe fatto il resto. E allora, da una parte ci sarebbero state le minacce; dall’altra le molestie arrivate - stando alla procura - fino allo stalking.

Le ritorsioni

È quando le due si incrociavano che sarebbe scattata la miccia. La 49enne ha riferito in sede di querela di essere stata minacciata e insultata quando si trovava nel suo giardino. A quel punto, si sarebbe affacciata la vicina per aggredirla verbalmente: «Sei una grassona» le avrebbe detto l’imputata. E ancora, in diverse occasioni: «Ti faccio giocare la casa, io ti rovino, vedrai cosa ti combino. Guarda, che ti distruggo». La parte civile si è anche sentita costantemente sotto tiro: ha infatti sostenuto che la vicina l’aveva ripresa con il cellulare per immortalare i suoi spostamenti. Una sorta di pedinamento in streaming. «Ti ammazzo i gatti» è una delle minacce riportate ai carabinieri. La donna, che era proprietaria di tre gatti liberi di uscire in giardino, un giorno aveva trovato un micio morto. Circostanza che, è bene specificarlo, non è stata contestata dalla procura.

Ad ogni modo, l’imputata non ha scelto riti alternativi convinta di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati nel corso del dibattimento. Si inizierà a sentire i testimoni il 16 settembre davanti al giudice monocratico Corrado Ascoli.

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