Sos cinghiali ad Ancona, il Comune accelera: «Un reticolo di trappole in città» Partito il progetto sperimentale di cattura

Zinni: «Dialogo con la Regione, 5 esche entro fine ottobre»

Sos cinghiali ad Ancona, il Comune accelera
Sos cinghiali ad Ancona, il Comune accelera
di Federica Serfilippi
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Lunedì 25 Settembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15:12

ANCONA Un progetto sperimentale per catturare i cinghiali che, se dovesse entrare a regime, dovrebbe dotare l’area urbana di cinque trappole. È la soluzione del Comune per cercare di arginare l’emergenza ungulati, arrivati sempre più negli ultimi mesi a lambire le abitazioni. E non solo. Dato che la Regione ha deciso di chiudere il parcheggio esterno che si trova alle spalle di Palazzo Leopardi. Lo stop partirà alle 18 di oggi. Il motivo? L’avvistamento sempre più frequente dei cinghiali. Al di là del caso specifico, il fenomeno richiede ormai una soluzione incisiva per evitare ulteriori decisioni drastiche, come quella presa dall’amministrazione comunale lo scorso maggio, quando - a causa di Alan il fuggitivo - era stato chiuso il parco della Cittadella. 

 


Il piano


Da alcune settimane, d’accordo con la Regione (ente demandato al piano di gestione degli ungulati), il Comune dorico ha avviato un progetto sperimentale affidato sul campo all’Urca (Unione regionale cacciatori Appennino). «Si tratta - dice il vice sindaco e assessore alla Sicurezza urbana Giovanni Zinni - di un nuovo metodo di intrappolamento, con una grossa rete dotata di esche, che consente di catturare gruppi di cinghiali».

La rete è stata posizionata in un’area nei pressi di Pietralacroce, all’interno del Parco del Conero. Costo: 3mila euro, sbloccati grazie all’assestamento di bilancio. 


Il prossimo step


Nel caso il progetto dovesse dare i suoi frutti e una volta testata la validità della trappola, allora si passerà al secondo step: conferenza dei servizi e protocollo da stipulare con tutti i soggetti in campo. «La Regione - ancora Zinni - ha già preso l’impegno di finanziare il progetto». Che nella seconda fase consisterebbe nel piazzare almeno cinque trappole (le reti con le esche) nei luoghi dove sono stati maggiori gli avvistamenti degli animali selvatici. I tempi? «Entro fine ottobre» il periodo ipotizzato da Zinni per far entrare a regime quello che, ad oggi, è un progetto sperimentale. 
Ma ora la situazione qual è? «Le incursioni vengono monitorate costantemente - afferma l’assessore -. I cinghiali che sono stati avvistati sono quelli che arrivano dal Parco del Conero. Non ci sono però nuovi insediamenti e non si stanno estendendo in città». Apparizioni spot, come quelle di Alan e del gruppo di sette cinghiali immortalati proprio nei pressi della Regione. Vengono per cercare cibo. In particolare, nelle ore serali. Ecco perchè la Regione ha previsto la chiusura del park a partire dalle 18.


I consigli


«Dove ci sono stati gli avvistamenti - conclude Zinni - servono prudenza e cautela. Ma i cittadini non devono pensare che non stiamo facendo nulla. Tenendo sempre presente la tutela degli animali e la sicurezza pubblica, stiamo cercando di accelerare perché la situazione va risolta col metodo più efficace possibile e in breve tempo».
 

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