SENIGALLIA - Dissequestrato l’ex Shalimar che ancora non è stato rimesso in vendita. Non è stata infatti bandita una nuova asta ma, probabilmente, avverrà a breve. Gli agenti del Commissariato hanno nel frattempo rimosso i sigilli perché ormai tutte le verifiche, ai fini delle indagini condotte dalla Procura, sono state fatte. Erano stati messi all’indomani del rogo che lo scorso 29 gennaio aveva danneggiato la vecchia casa padronale. Costituiva uno dei cinque immobili del complesso ed era utilizzata come ristorante.
La precedente asta di marzo era andata deserta, come tutte finora, ma in quella circostanza, diversamente dalle altre, nessuno aveva potuto visionare lo stabile per via dei sigilli.
La Provincia è in attesa di una nuova stima, che tenga conto delle nuove opportunità concesse da una recente variante urbanistica approvata, secondo la quale una quota dell’albergo potrà essere destinata a residenze gestire sempre dall’hotel. Un condhotel che dovrebbe rendere più appetibile sul mercato la vendita dell’imponente struttura, che ha ospitato il primo albergo di Senigallia. In principio era l’Hotel Bagni. Da troppi anni versa in uno stato di abbandono nonostante la prestigiosa posizione che occupa. Sono aperti infine i termini per l’asta dell’ex Sacelit che si chiuderà giovedì prossimo. In vendita c’è il terreno con parte delle fondamenta degli edifici previsti dal vecchio progetto. Chiesti poco più di 4 milioni di euro.