Senigallia: insulta i gay, espulso
candidato della lista Liverani

Senigallia: insulta i gay, espulso candidato della lista Liverani
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Martedì 7 Aprile 2015, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 16:54
SENIGALLIA - Candidato di Nuova Senigallia espulso dalla lista per aver insultato i gay. Non ci ha pensato due volte Marcello Liverani a rimuovere Giancarlo Manoni dal suo team. Troppo gravi le parole scritte per perdonarlo. A scatenare la sua ira è stato un commento di Nichi Vendola, riferito al fatto che il crocifisso nelle scuole potrebbe ledere la dignità di studenti di altre religioni.



“Il sottoscritto non si tira di certo indietro nelle responsabilità - le parole del candidato sindaco Marcello Liverani - di conseguenza eccomi qui pronto a scusarmi personalmente sia dell’accaduto che delle frasi scritte da un nostro candidato. Frasi purtroppo irriguardose che non hanno nulla a che fare con il mio personale modo di essere e di pensare. Ognuno è libero di avere le idee che meglio crede ma il rispetto non deve mai mancare. Crocefisso si, crocefisso no, ma la dialettica deve rimanere nei limiti della tolleranza e dell’educazione. L’ho sempre pensato e non cambio di certo idea adesso. Ho formato una squadra stupenda che ho l’obbligo di difendere quando viene attaccata ingiustamente, come ho l’obbligo di redarguirla e prendere decisioni anche drastiche. Non posso esimermi dall’allontanare Giancarlo, togliendolo dalla lista che verrà presentata. E' chiaro che il pensiero, o l’azione, di un singolo non deve inficiare il lavoro e la correttezza dell’intera squadra. Concludo rinnovando le mie personali scuse a tutti quelli che, giustamente, si sono sentiti offesi”.



Scuse che sono arrivate anche dal diretto interessato che, come lui stesso ha ammesso, ce l’aveva solo con Vendola. "Mi scuso per non essermi espresso bene - interviene Giancarlo Manoni - ma non intendevo parlare male dei gay. Ho puntato il dito contro un solo uomo che, da quello che ha scritto, lo reputo quello che ho detto. Mi spiace ma è più forte di me. Perché togliere il crocifisso? Perché dobbiamo essere noi ad adeguare le leggi a chi viene? Saranno loro ad adeguarsi a noi".



Proprio su Facebook i politici hanno passato gli ultimi giorni a punzecchiarsi. "Per contrapporsi alla candidatura di Mangialardi a sindaco di Senigallia - commenta Memè vicesindaco, con un post che molti della maggioranza hanno apprezzato apponendo un "mi piace" - è stata rispolverata una antica ricetta, il fricò. Questa volta gli ingredienti sono di natura politica". Il riferimento era all'Unione civica trasversale di Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini. Un cittadino ha poi commentato "un po' di verdura fa bene, meglio della solita minestra".



Mentre l'assessore Paola Curzi ha rincarato la dose mettendo una foto con la scritta “miscugli” e aggiungendo un “se li riconosci li eviti”, a replicare duramente è stato Paolo Battisti. “Questa sì che è satira politica. Invece il comunista Pergolesi, con il candidato di Forza Italia Rimini, il berlusconiano Fiore e l'ex eletto con la destra Monachesi? Quando voi mettete insieme tutto e tutti pur di vincere va bene, quando altri presentano un progetto trasversale sono degli acchiappavoti e basta”.
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