Scatta la tolleranza zero
contro lo sballo alla guida

Scatta la tolleranza zero contro lo sballo alla guida
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Domenica 28 Luglio 2019, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 10:00

ANCONA  - Una task force contro l’alcol alla guida. Perché il rischio dello sballo è soprattutto in strada: vista annebbiata, scarsa lucidità per un bicchiere di troppo, velocità accentuata dal brivido dell’ebbrezza. E l’incidente è sempre dietro l’angolo. Le forze dell’ordine nel 2018 hanno combattuto strenuamente il fenomeno dell’ubriachezza al volante. In un anno carabinieri e polizia stradale hanno controllato oltre sessantamila veicoli, organizzando anche servizi specifici, soprattutto (ma non solo) nel fine settimana e in vicinanza di discoteche e locali più frequentati dai giovani. 

 

Uno sforzo considerevole che ha garantito un’opera di monitoraggio del territorio efficace, anche se, per ovvie ragioni, non risolutiva: il problema dello sballo alla guida permane ed è difficile da debellare, come tutte le mode (o le cattive abitudini) più radicate. Gli effetti sono stati comunque importanti: 442 automobilisti sono stati puniti per essere risultati positivi all’alcoltest nell’arco dello scorso anno, quasi 37 al mese nel territorio provinciale. Ben 434 le patenti ritirate, più di una al giorno. E i veicoli sequestrati ammontano a 407. 
L’altro pericolo
Un capitolo a parte, poi, è rappresentato dalla guida sotto l’effetto di stupefacenti: 49 persone sono risultate positive agli esami tossicologici, a dimostrazione che anche la droga - e non solo l’alcol - è un nemico della strada. La conseguenza più tangibile è nel numero di incidenti. Nel 2018 ne sono stati rilevati 737, contando solamente quelli in cui il conducente o gli occupanti sono rimasti feriti e hanno dovuto ricorrere alle cure del personale sanitario. Purtroppo si continua a versare tanto, troppo sangue sulle nostre strade: 16 persone, infatti, hanno perso la vita a seguito di uno schianto. Colpa della distrazione, della velocità eccessiva, di chi non indossa le cinture di sicurezza o tiene gli occhi incollati al cellulare invece che sull’asfalto. 

Ma tra le cause degli incidenti c’è senz’altro l’alcol, un nemico subdolo perché abbassa la soglia dell’attenzione e riduce la percezione del pericolo. Quando si sottovalutano i rischi, si dilatano i tempi di reazione e le conseguenze possono rivelarsi disastrose. Particolarmente impegnata nella lotta allo sballo alla guida è l’Arma dei carabinieri provinciali che, sotto il coordinamento del colonnello Cristian Carrozza, hanno dispiegato forze considerevoli sul territorio, con quasi 82 mila automobilisti controllati nell’arco di dodici mesi. 

I militari hanno sanzionato 170 persone ubriache alla guida: per tutti, maxi multe fino a duemila euro e patenti sospese, ma in 152 casi si è arrivati alla denuncia perché il tasso alcolemico era superiore a 0,8 g/l, soglia che segna il confine tra sanzione amministrativa e denuncia penale. In 77 casi il tasso superava di tre o più volte il limite consentito dalla legge, pari a 0,5 g/l. La Polizia Stradale, come si dice, ci ha messo il carico, scoprendo 272 automobilisti ubriachi e sospendendo 236 patenti, con 345 veicoli posti sotto sequestro.

Numeri che inducono a riflettere sul pericolo connesso agli eccessi di chi alza troppo il gomito e poi si mette a guidare. 

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