JESI Quando lunedì mattina una coppia si è avvicinata al proprio camper, nel parcheggio Zannoni, la scena che si è presentata davanti ai loro occhi li ha lasciati di stucco. Il mezzo, regolarmente in sosta nell’area riservata ai camper a ridosso del Parco del Vallato, era stato letteralmente rivoltato da cima a fondo. «Tutto sottosopra», hanno raccontato i proprietari, ancora scossi dalla scoperta.
Il tornado
A dare l’allarme era stato un passante, insospettito dal vetro in frantumi lato guida e dal finestrino posteriore evidentemente forzato. L’interno del camper era stato messo completamente a soqquadro: armadietti spalancati, oggetti buttati ovunque, all’interno del mezzo sembrava fosse passato un tornado anche se, al termine di una prima verifica, sembra non mancasse nulla di valore.
Anzi, un particolare inaspettato ha fornito un primo indizio importante: tra tutto quel caos è spuntato un documento d’identità. Immediatamente consegnato agli agenti della polizia locale di Jesi, giunti sul posto per il sopralluogo, il documento ha permesso di risalire con rapidità agli autori della scorribanda formalmente denunciata il giorno dopo. Il documento, infatti, era scivolato dalla tasca di uno dei giovani che si sono resi responsabili dell’irruzione all’interno del camper.
Non è chiaro se l’obiettivo fosse quello di mettere a segno un furto, ad ogni modo l’indagine ha portato all’identificazione e alla denuncia per il reato di danneggiamenti di tre giovani, uno dei quali senza fissa dimora. Nonostante l’efficacia dell’intervento degli agenti della polizia locale, l’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza urbana, suscitando preoccupazione tra i residenti.