«Liberate quella mamma,
non voleva accoltellare sua figlia»

«Liberate quella mamma, non voleva accoltellare sua figlia»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Gennaio 2018, 07:25
FABRIANO - Verrà depositato questa mattina il Riesame per chiedere la scarcerazione della mamma di 45 anni di Fabriano che ha sferrato un colpo con un coltello lungo 20 cm nell’addome della figlia minorenne. L’avvocato difensore, Simone Molinelli, ha preparato l’atto col quale chiede al giudice di togliere la custodia cautelare nel carcere femminile di Pesaro dove la donna di trova da una settimana dopo essere stata arrestata, per lesioni personali, dai carabinieri. «La mia assistita - sostiene l’avvocato - si è sempre comportata bene, ha vissuto per la famiglia e ha fatto i salti mortali per far quadrare i conti. Ieri anche l’altro figlio della donna l’ha difesa e ha confermato come sua mamma è sempre stata molto amorevole che ha lavorato tutto il giorno pur di guadagnare qualcosa in più visto che spesso la rata del mantenimento veniva versata, dall’ex marito, con ritardo».

Proprio il fratello della 17enne ha confermato come, nell’ultimo anno, i rapporti in casa erano tesi per colpa dei soldi che mancavano e litigate tra mamma e figlia che chiedeva spesso i soldi per uscire, erano molto frequenti. «La donna, in servizio in un’attività commerciale della città – prosegue Molinelli - non vuole perdere il posto di lavoro. Ha paura che il suo datore la sostituisca assumendo un’altra persona e spera di tornare a casa quanto prima. Quel colpo del tutto involontario è stato causato da stress e stanchezza». Ieri, intanto, la ragazzina ferita è stata dimessa dall’ospedale Profili dove si trovava ricoverata dal 27 dicembre e accudita dalle educatrici dei Servizi Sociali. «Sta bene – precisa l’avvocato – e, superato il rischio infezioni, è stata dimessa ed è andata a vivere con il padre che ha chiesto l’affidamento». Depositato il Riesame per chiedere la scarcerazione, al limite con divieto di avvicinarsi alla figlia, a breve verrà fissata l’udienza. Il pronunciamento del giudice è previsto entro il mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA