Dodici bambini in cerca di famiglia
All’affido serve un cambio di passo

Dodici bambini in cerca di famiglia All’affido serve un cambio di passo
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Venerdì 4 Ottobre 2019, 07:20
JESI - «Incrementare e potenziare la rete delle famiglie disponibili ad accogliere minori in affido. E l’Asur dia prima possibile risposte alla carenza di personale, vedi gli psicologi da inserire in team con i nostri assistenti sociali nelle equipe valutative. Avanzeremo presto le nostre richieste». Così il presidente dell’Azienda Servizi alla Persona (Asp) Sergio Mosconi nel fare il punto, insieme alla vice presidente e assessore di Cingoli Martina Coppari, al direttore Franco Pesaresi e alla responsabile minori e famiglia Barbara Paolinelli, sulla situazione dell’affido familiare nei 21 Comuni dell’Ambito coperto dall’Asp. Nel 2018 sono stati 50 i casi di affido in Vallesina: 44 su richiesta del giudice, 6 i consensuali; 8 gli intra familiari, 42 quelli all’esterno della cerchia parentale. Se 32 erano già in corso, 8 i nuovi affidi completi avviati, 6 quelli diurni (più tre di maggiorenni in continuità con l’affido e uno preadottivo). 

 

«Sono invece 54 i minori ospiti in comunità: un numero che raddoppierebbe se non ci fosse uno strumento flessibile come l’affido», evidenzia Pesaresi. Affido che può essere completo, abitualmente per circa due anni (rinnovabili), o anche solo un “appoggio” diurno per alcune ore o esigenze particolari. Minori italiani, stranieri residenti o stranieri non accompagnati trovano sostegno e accoglienza in una fase in cui le famiglie di origine hanno difficoltà a dare risposta ai loro bisogni. Spesso la richiesta arriva dal giudice, le famiglie affidatarie (coppie sposate e non ma anche single) vengono valutate nella loro capacità genitoriale, idoneità, appropriatezza rispetto al singolo caso e ricevono un mensile. 

Cifra che varia a seconda di affidi intra o etero familiari, completi o diurni, di neonati o minori con disabilità ed è ad esempio di 521 euro nel caso di un tempo pieno etero familiare. «Rimborso che va a coprire le spese per pasti ed esigenze di un bambino o adolescente» spiega Mosconi. Delle 26 richieste pervenute al Servizio affido nel 2018, 10 quelle rimaste non soddisfatte per mancanza di famiglie affidatarie idonee al progetto richiesto. «Ad oggi, 2019, i casi in sospeso sono una dozzina- dice Paolinelli- ma se si tiene conto del numero di minori che, con affido o appoggio disponibile, potrebbero evitare il passaggio in comunità, il conto aumenta».

Le famiglie disponibili erano 23 nel 2015, sono 11 oggi. «Dato che però deve tener conto degli affidi già attuati e che non va letto necessariamente come un calo. Anzi- dice Paolinelli- c’è una disponibilità anche in aumento che va però di pari passo con l’incremento dei casi seguiti: solo nel 2019 sono 45 i casi di indagine sul territorio avviati e che potrebbero arrivare a richieste di affido, considerata una attenzione alle problematiche crescente da parte dei servizi e che tocca anche le più piccole fra le fasce di età». 
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