«Dormo nel garage di un amico
Vi prego, aiutatemi a vivere»

«Dormo nel garage di un amico Vi prego, aiutatemi a vivere»
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 07:25
CHIARAVALLE - L’ennesimo grido di dolore e disperazione di Roberto Pellonara giunge con una serie di messaggi whatsapp. «Dormo nel garage di un amico, tutti mi hanno abbandonato e per prime le istituzioni: ho ricevuto solo indifferenza». Scrive così questo 58enne sconfitto dalla vita che cerca in ogni modo di non lasciarsi sopraffare da una situazione grama e dolorosa. La sua storia comincia da lontano.

E’ abituato a dormire nei garage fin da quando la sorella, dopo la morte della madre, si è ritrovato fuori casa solo con una branda da portare nel ripostiglio al piano terra del condominio di via Verdi. «Ne ho passate di tutti i colori – dice Pellonara disperato – mi hanno mandato a dormire in alcuni centri di accoglienza a Senigallia, poi a Fabriano, poi ho cercato aiuto nella Caritas. E intanto al comune di Chiaravalle, dove ho la residenza e dove ho sempre abitato negli ultimi lustri, se ne sono lavati le mani. Prendo 187 euro mensili di sussidio e mi devo cercare una casa da solo: ma chi mi affitta anche solo un monolocale se non ho reddito? Adesso vogliono anche farmi passare per matto, visto che mi hanno proposto di fare una visita psicologica: ma io ho solo bisogno di un lavoro, magari anche solo per poche ore, e di una piccola casa. Non sono malato né invalido». Il sindaco Damiano Costantini, avvertito della questione, dice che metterà al corrente del caso l’assessore competente e l’ufficio servizi sociali ma Pellonara è arrivato al limite della sopportazione. A solidarizzare con lui sono in molti tra cui Fabio Amici, impegnato da anni nel settore del volontariato e responsabile dell’ACU Marche, un’associazione di consumatori e utenti della regione. «Seguiamo Roberto Pellonara con la nostra associazione da quasi due anni – dice Amici - come ha fatto il difensore civico della Regione Marche e l’ avvocato di strada nei confronti del Comune di Chiaravalle. Ci auguriamo che venga trovata una sistemazione abitativa adeguata».
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