CASTELFIDARDO - Ammassati sotto al palco senza mascherina, né controlli sul Green pass o i distanziamenti. Il concerto di musica trap, organizzato dal Comune per offrire ai giovani una serata a loro dedicata, ha registrato il pieno di pubblico, ma anche di critiche. Giovedì sera sul palco allestito in piazza della Repubblica si è esibito LoKo con la sua crew, il giovane rapper finito a febbraio agli onori della cronaca per il video musicale girato durante il lockdown. Una bravata che era costata al 18enne e altri 36 ragazzi, tra i 12 e i 20 anni, la contestazione delle violazioni del decreto anti-Covid che da marzo 2020 proibisce l’assembramento in luoghi pubblici e prevede una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro.
Multe che a distanza di alcune settimane erano arrivate a casa dei trasgressori identificati da Polizia locale e carabinieri, cinque maggiorenni e 32 minori, molti dei quali nel video non indossavano mascherine e non rispettavano l’obbligo del distanziamento. Era stato per primo il sindaco Ascani a condannare la condotta irresponsabile in un momento storico in cui il numero dei contagi e delle vittime del Covid stava salendo vertiginosamente.
Se da una parte l’evento ha confermato la necessità di progettare iniziative a misura di adolescenti, dall’altra ha evidenziato falle organizzative sotto il profilo dei controlli, a differenza di quanto successo per altri eventi in piazza destinati a un pubblico adulto. Da qui la polemica, sollevata questa volta dai coetanei di LoKo: «Domenica ho partecipato a una serata all’aperto con dj set di Nicola Pigini a cui si poteva accedere solo con Green pass o tampone negativo - dice una studentessa di 18 anni - eppure per disposizioni delle forze dell’ordine ci è stato impedito di ballare. Vorrei capire quale sia la differenza con questo concerto del tutto privo di controlli, perché dalle istituzioni ci stanno arrivando esempi discordanti e diseducativi».