Ragazzini ammassati sotto il palco, il concerto di musica trap nel mirino

Ragazzini ammassati sotto il palco, il concerto di musica trap nel mirino
Ragazzini ammassati sotto il palco, il concerto di musica trap nel mirino
di Arianna Carini
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Sabato 4 Settembre 2021, 05:45

CASTELFIDARDO  - Ammassati sotto al palco senza mascherina, né controlli sul Green pass o i distanziamenti. Il concerto di musica trap, organizzato dal Comune per offrire ai giovani una serata a loro dedicata, ha registrato il pieno di pubblico, ma anche di critiche. Giovedì sera sul palco allestito in piazza della Repubblica si è esibito LoKo con la sua crew, il giovane rapper finito a febbraio agli onori della cronaca per il video musicale girato durante il lockdown. Una bravata che era costata al 18enne e altri 36 ragazzi, tra i 12 e i 20 anni, la contestazione delle violazioni del decreto anti-Covid che da marzo 2020 proibisce l’assembramento in luoghi pubblici e prevede una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro. 


Multe che a distanza di alcune settimane erano arrivate a casa dei trasgressori identificati da Polizia locale e carabinieri, cinque maggiorenni e 32 minori, molti dei quali nel video non indossavano mascherine e non rispettavano l’obbligo del distanziamento. Era stato per primo il sindaco Ascani a condannare la condotta irresponsabile in un momento storico in cui il numero dei contagi e delle vittime del Covid stava salendo vertiginosamente.

A sei mesi dall’episodio, proprio dall’Amministrazione comunale è arrivato un segnale di apertura e fiducia, dando agli stessi protagonisti la possibilità di dimostrare di aver compreso le motivazioni di quella punizione. 


Se da una parte l’evento ha confermato la necessità di progettare iniziative a misura di adolescenti, dall’altra ha evidenziato falle organizzative sotto il profilo dei controlli, a differenza di quanto successo per altri eventi in piazza destinati a un pubblico adulto. Da qui la polemica, sollevata questa volta dai coetanei di LoKo: «Domenica ho partecipato a una serata all’aperto con dj set di Nicola Pigini a cui si poteva accedere solo con Green pass o tampone negativo - dice una studentessa di 18 anni - eppure per disposizioni delle forze dell’ordine ci è stato impedito di ballare. Vorrei capire quale sia la differenza con questo concerto del tutto privo di controlli, perché dalle istituzioni ci stanno arrivando esempi discordanti e diseducativi».

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