CASTELFIDARDO Ha parcheggiato l’auto sul ciglio della strada, ha attraversato il sottopasso, poi si è incamminato sui binari. Quando ha visto il treno arrivare a tutta velocità, si è lanciato. Un tragico salto verso la morte, per annientare le sofferenze di una giovinezza diventate per lui insostenibili.
L’impatto
Il macchinista ha fatto di tutto per fermare il treno in corsa.
La ricostruzione
Erano le 4 di ieri pomeriggio quando lo stridio dei freni del regionale 4216, partito da Pescara e diretto ad Ancona, ha risuonato come un inquietante segnale d’allarme sulla tratta della ferrovia Adriatica tra Loreto e Osimo Stazione, in corrispondenza del locale da ballo Melaluna, nel territorio di Castelfidardo. Il macchinista ha immediatamente avvertito i suoi superiori e il numero unico d’emergenza 112 quando ha realizzato di aver investito una persona. Subito sul posto si sono concentrati i soccorsi: dalla base di Torrette si è alzata in volo l’eliambulanza, è sopraggiunto un altro mezzo del 118, insieme ai vigili del fuoco, agli agenti della Polfer e al personale delle Ferrovie. Il corpo, scaraventato a decine di metri di distanza dal punto dell’impatto, è stato poi ritrovato a margine dei binari. Era ormai deceduto il giovane, quando è stato individuato.
Gli investigatori lo hanno identificato subito perché aveva con sé i documenti. Il 21enne, che viveva con i genitori in una frazione di Ancona, ha riportato traumi devastanti: non è stata neppure tentata la rianimazione. «È sbucato all’improvviso e ho visto che si lanciava sotto il treno» ha raccontato il macchinista, sotto choc, agli agenti della polizia ferroviaria, che poi hanno atteso l’arrivo dei familiari per il drammatico rito del riconoscimento. C’è riserbo e comprensibile rispetto sulle intime ragioni che avrebbero spinto il giovane, sprofondato nel tunnel della disperazione, a mettere fine al suo dolore esistenziale.
La circolazione ferroviaria è rimasta bloccata per oltre 4 ore nel tratto della linea Adriatica tra le stazioni di Loreto e di Varano. È stata ripristinata solo dopo le 20, ma è rimasta rallentata fino a sera per consentire gli accertamenti dell’autorità giudiziaria. Forti i disagi per la settantina di passeggeri che viaggiavano sul regionale che ha travolto il ragazzo e su una dozzina di treni, anche dell’Alta Velocità, cancellati, riprogrammati o rimasti fermi a lungo, con ritardi fino a 270 minuti.
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