Usa la carta di credito dell'associazione per giocare su Facebook: volontario nei guai

Usa la carta di credito dell'associazione per giocare su Facebook: volontario nei guai
Usa la carta di credito dell'associazione per giocare su Facebook: volontario nei guai
di Federica Serfilippi
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Sabato 25 Settembre 2021, 07:50

ANCONA - Più di 200 operazioni per spillare dalla carta di credito dell’associazione di volontariato per cui lavorava 2.500 euro. È questa l’accusa che la procura muove nei confronti di un ex milite della Misericordia di Ancona, con base a Torrette. L’uomo, 68enne pensionato anconetano, è finito a processo per indebito utilizzo della carta di credito. Avrebbe utilizzato i soldi per i giochi online di Facebook, come Candy Crash Saga.

Era stato il presidente dell’associazione, una volta fatta denuncia della carta dopo lo smarrimento, ad accorgersi di alcuni movimenti sospetti, allertando le forze dell’ordine. 
Il caso era stato seguito dai militari della Guardia di Finanza che hanno ricostruito come i flussi di denaro in uscita fossero collegati all’indirizzo IP del 68enne, attivo dalla Misericordia tra il 2016 e il 2017 come volontario. In otto mesi sarebbero state eseguite on line 241 operazioni per un costo totale di 2.543 euro. La Misericordia è parte civile al processo con l’avvocato Davide Toccaceli, mentre l’imputato è difeso dal legale Nicoletta Cardinali. Respinge ogni contestazione. L’ex milite non ha scelto riti alternativi, sicuro di poter dimostrare la propria innocenza a dibattimento. Ieri mattina ha dato la sua versione dei fatti davanti al giudice Luca Zampetti: «Mai fatto transazioni on line con la carta prepagata dell’associazione – ha detto l’imputato -. Non mi sarebbe mai venuto in mente di eseguire operazioni con una carta che veniva sempre controllata. Suppongo di poter essere stato vittima di un hacker o di phishing: il mio account Facebook era sempre aperto, tutti potevano entrare ma non ho mai fatto spese. Inoltre – ha continuato – avevo dei soldi da parte, se avessi voluto compiere delle operazioni sul web, avrei pagato di tasca mia senza problemi». 
Stando alle indagini difensive, Facebook avrebbe rilevato 86 operazioni di pagamento per un totale di 900 euro.

Una cifra minore rispetto a quella contestata dalla procura. In udienza ha testimoniato anche un altro ex milite della Misericordia: ha sostenuto di non aver mai saputo di presunte operazioni eseguite sul web dal 68enne. Il processo continuerà il 21 gennaio del 2022. 

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