A far partire l'indagine, non ancora chiusa, fu una delle varie segnalazioni di presunti casi di assenteismo che giunsero agli inquirenti dopo il caso del tenente dei vigili urbani di Ancona Mauro Mancini, arrestato il 25 settembre 2014 con l'accusa di tentata truffa per essersi fatto timbrare il cartellino a distanza.
L'arresto dell'ufficiale, che respinge ogni accusa, era stato poi annullato per incompetenza territoriale degli agenti che avevano operato e il procedimento è tornato alle fasi preliminari. Anche per l'impiegato comunale, un cinquantenne, ci sono stati controlli e appostamenti per verificare i movimenti.
Dalle indagini, andate avanti nel massimo riserbo, sarebbe emerso che, in varie occasioni, dopo aver timbrato il cartellino ed essere rimasto per un po' in ufficio, l'indagato sarebbe uscito per alcune ore intrattenendosi in un bar durante l'orario di lavoro.
Circostanze per cui potrebbe ora rischiare un processo per truffa oltrechè provvedimenti disciplinari. Si tratta comunque per ora di accuse tutte da verificare e dimostrare.