Ancona, sassi in strada e portoni
divelti, Pincio ostaggio dei vandali

Ancona, sassi in strada e portoni divelti, Pincio ostaggio dei vandali
di Claudio Comirato
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Giovedì 30 Agosto 2018, 06:15
ANCONA - È uno degli angoli più suggestivi di Ancona, peccato che sia diventato il regno delle scorribande dei vandali. È il giardino che tutti chiamano Pincio, anche se il nome esatto è largo Aristodemo Maniera: un posto panoramico incantevole, dove si può scoprire buona parte del capoluogo di regione dal Passetto fino al porto. Nonostante i controlli portati avanti dalle forze dell’ordine in modo particolare nelle ore notturne, la zona è finito nel mirino di una banda composta per lo più da minorenni.
Basta fare un giro per rendersi conto della situazione. Da un paio di giorni a questa parte, ignoti non hanno trovato di meglio che lanciare dei sampietrini sulle travi del ponte all’incrocio tra via Veneto e la parte terminale di via XXV Aprile non distante dalla Legione dei Carabinieri.
  
Sampietrini che rischiano di cadere di sotto da un momento all’altro creando una situazione quanto mai pericolosa per chi si trova a transitare nella sottostante via XXV Aprile. Tempo addietro pietre analoghe erano state lanciate proprio in via XXV Aprile finendo nel bel mezzo dell’incrocio. Per capire da dove provengono è sufficiente guardare il camminatoio che si trova proprio in largo Aristodemo Maniera.
Con il trascorrere degli anni le radici dei pini d’Aleppo, hanno letteralmente sollevato il rivestimento del marciapiede e buona parte dei cubetti di porfido risultano ora staccati dal basamento interno. Una situazione che i residenti della zona in più di una circostanza hanno fatto presente in Comune chiedendo una sollecita sistemazione. Ma i problemi non finiscono qui. I vandali, molto probabilmente la stessa banda, hanno danneggiato il cancello in ferro battuto che si trova lungo via Circonvallazione non distante dal campo da calcio della Lunetta.
 
Dopo aver fatto saltare il lucchetto con relativa catena è sparito anche il montante in ferro che scorreva all’interno della serratura. Con il cancello di fatto spalancato ogni sera con l’arrivo dell’oscurità si registra un continuo movimento di persone dirette nel camminatoio interno che costeggia le mura perimetrali della Cittadella. Passaggio da sempre interdetto al pubblico anche per motivi di sicurezza.
I vandali sono arrivati anche al punto di sradicare i pannelli in legno che costituivano un secondo portone posto a chiusura di un passaggio presente nelle mura della fortezza anche questo interdetto al pubblico. A completare l’opera di danneggiamento, il portone è stato poi scaraventato in mezzo al campo da calcio. Un altro divertimento molto gettonato è senza dubbio il lancio dei sassi contro le finestre del complesso chiuso da anni che un tempo ospitava l’ospedale Cardiologico Lancisi. A furia di lanciare pietre, una vetrata che si affaccia in via Circonvallazione proprio di fronte al campo da calcio della Lunetta è sul punto di cadere in terra nonostante la natura antisfondamento della stessa vetrata. A completare il quadro della vergogna le tante scritte realizzate nel basamento del Monumento alla Libertà che si affaccia dalla sommità del colle in direzione di via Veneto. Un campionario degli orrori che si deve alla inciviltà.
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