Ancona, maniaco seriale del bus
incastrato da due studentesse 007

Indaga la polizia sul molestatore del bus
Indaga la polizia sul molestatore del bus
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Sabato 3 Marzo 2018, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 18:29
ANCONA - Da vittime impaurite si sono trasformate in infallibili agenti 007. Hanno impugnato la loro arma speciale, smartphone di ultima generazione, per smascherare il molestatore seriale che si aggirava sugli autobus in cerca di ragazzine su cui strusciarsi e allungare le mani. Carezze e palpeggiamenti in modalità toccata e fuga: trascorreva così le giornate un 46enne anconetano, disoccupato, che, secondo la polizia, sceglieva i bus più affollati del centro, negli orari di punta - fra le 13 e le 14, all’uscita dalle scuole, ma anche tra le 19 e le 20 - per individuare le vittime e costringerle a subire le attenzioni particolari. Si avvicinava, si sedeva accanto ai giovani bersagli e si lasciava andare ad atteggiamenti licenziosi, approfittando della calca e dell’imbarazzo generale. Ma non ha fatto i conti con la scaltrezza di due studentesse anconetane di 17 anni che su Facebook hanno condiviso le proprie disavventure e hanno deciso di farsi forza insieme: qualche giorno fa hanno aspettato che il maniaco salisse sul bus per immortalarlo con i cellulari. Quindi si sono rivolte alla polizia. Con le foto in mano e la testimonianza anche di una terza adolescente, gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dal vicequestore Carlo Pinto, ci hanno messo poco per rintracciare il responsabile, denunciato per violenza sessuale (con le aggravanti della continuità del reato e della minore età delle ragazze) e stalking: una delle studentesse, sarebbe stata molestata due volte. Uno choc tale da dover cambiare le proprie abitudini e rinunciare a prendere l’autobus su cui spesso incrociava il languido ghigno del maniaco. È stata lei a segnalare per prima alla polizia i due sgradevoli incontri ravvicinati tra febbraio e marzo 2017: la prima volta lo sconosciuto si era seduto accanto a lei e, approfittando del bus strapieno, le aveva accarezzato le gambe. 
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