Giustini non risponde
​al professor Meluzzi

Giustini non risponde ​al professor Meluzzi
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Sabato 27 Settembre 2014, 20:52 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 18:55
ANCONA - Lo psichiatra dei casi celebri da salotti televisivi non potr aver alcun colloquio diretto con Luca Giustini, il ferroviere di 34 anni agli arresti in Psichiatria per aver massacrato con trenta coltellate la figlioletta Alessia di appena 18 mesi. Ieri il professor Alessandro Meluzzi, consulente scelto dal ramo materno della famiglia della vittima, era sceso ad Ancona per un colloquio con l’indagato, ai domiciliari ospedalieri da quel tragico 17 agosto ma da un paio di settimane non più piantonato. Ma lo psichiatra si è trovato la strada sbarrata da una dichiarazione di Giustini, sottoscritta anche dai suoi difensori, in cui si negava la disponibilità ad essere sottoposto a test o colloqui. Non è stato comunque un viaggio a vuoto, quello del noto psichiatra, che in passato si è occuapato di casi arcinoti come il delitto di Avetrana. “Davanti a questa scelta che trovo irrituale - diceva ieri al telefono Meluzzi -, svolgerò comunque la mia perizia sulla base delle cartelle cliniche che ho acquisito e dei colloqui con i medici che hanno in cura l’arrestato. Analizzerò anche le risposte che Giustini ha dato nei test somministrati dal consulente della procura”. La difesa di Giustini (avvocati Mario e Alessandro Scaloni) spiega il motivo di questa scelta, comunicata per altro con un giorno di anticipo sia al Pm Andrea Laurino che all’avvocato di parte offesa Maila Catani. “La decisione di non sottoporsi ad altri colloqui deriva soltanto dalla necessità di non caricare troppo Giustini di stress dopo la disponibilità completa assicurata al consulente del Pm”, chiarisce l’avvocato Alessandro Scaloni. Meluzzi, che assiste come consulente psichiatra la parte offesa Sara Bedini, mamma di Alessia, dice di essersi fatto già un’idea su Giustini, e la sintetizza citando il comma 22 della Marina militare Usa: “Dice in sostanza che chi è pazzo non può partecipare alle missioni di volo, ma se uno chiede di essere esonerato da missioni di volo perché è pazzo, vuol dire che non è pazzo”.



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