Gioco d’azzardo, un incubo per tutti
Ancona, cifre che fanno spavento

Gioco d’azzardo, un incubo per tutti Ancona, cifre che fanno spavento
2 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Settembre 2017, 10:21
ANCONA - C’è una possibilità su 622 milioni di centrare il 6 al Superenalotto. Una su 44 milioni di fare cinquina al Lotto. E al Miliardario vince una persona ogni 5 milioni. Eppure la spirale del gioco è sempre più avvolgente. Giocano tutti, adulti, donne e uomini, adolescenti, adulti e anziani. Sono sempre più numerose le persone che si ammalano di gambling, categoria che include il gioco d’azzardo in tutte le sue sfaccettature, ma anche le nuove tecnologie (videogames, social network, videopornografia, giochi suicidiari come la Blue Whale) che creano forme di dipendenza equiparabili alle sostanze stupefacenti o all’alcol. Il casinò più frequentato è quello virtuale o delle sale slot. Resistono le bische, ma sono per pochi facoltosi. Piuttosto si gioca in tabaccheria, al bar, si affidano i propri sogni (o illusioni?) ai gratta e vinci e alle lotterie istantanee. I giovani (e non solo) prediligono le scommesse sportive. E poi c’è il poker on line, sempre più diffuso, insieme al trading e al gioco in Borsa.

Ma a spaventare sono le nuove dipendenze tecnologiche, videogames e social in particolare. Sì, ci si ammala anche di Playstation e di Facebook, al punto da isolarsi dal mondo, annullare i rapporti sociali e rifugiarsi nella realtà virtuale, quella che c’è ma non si tocca, eppure miete vittime. Gli anconetani sono un popolo di giocatori e cresce la componente compulsiva. Si distribuiscono tra le 35 sale giochi, le 160 sale scommesse e video lottery e le 280 slot presenti nel territorio comunale. Ma chissà in quanti passano nottate intere a giocare a in salotto davanti a uno schermo. Nel 2016 i marchigiani hanno buttato un miliardo e 916 milioni di euro nelle macchinette mangiasoldi e una quota significativa appartiene al capoluogo che vanta un triste record: è la città della regione con il maggior numero di giocatori patologici, 134 quelli assistiti dagli esperti del Servizio territoriale per le dipendenze patologiche (Stdp), mentre sono 177 i pazienti a livello di Dipartimento provinciale. Non c’è confronto con le altre province. Limitando l’analisi al 2015, l’Area Vasta 2 (Ancona) con 181 pazienti doppiava Pesaro (91) e triplicava i numeri di Fermo (67). Molto più indietro Macerata (52) e Ascoli (27). Resta un dato allarmante: i giocatori in cura presso i Servizi sociali crescono di anno in anno, da 326 a 418 nell’arco di un triennio nelle Marche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA