ANCONA - Ennesimo intervento della Croce Gialla al bivacco della Fiera della Pesca. Un senza fissa dimora al telefono sosteneva che il compagno di bevute fosse in coma. Sul posto anche le Volanti della Questura: in realtà il clochard dentro la capanna in legno realizzata sotto il porticato stava solo dormendo dopo aver trascorso una giornata a bere. Una situazione di degrado ormai cronica. Non solo l’ex stazione marittima, ma anche il complesso dell’ex Fiera della Pesca si è trasformato in un covo di sbandati.
Un luogo dove da mesi sono costretti ad intervenire gli operatori inviati dal 118 per soccorrere vittime di malori connessi all’abuso di alcolici. Sotto il porticato del complesso portuale, un tempo fiore all’occhiello dello scalo dorico, si può trovare di tutto. Suppellettili abbandonate, poltrone, sedie, avanzi di cibo e una sorta di capanna improvvisata dove i clochard possono ripararsi dalle intemperie. Impossibile percorrere il perimetro dell’ex Fiera e non accorgersi della dimora fatta di stracci, coperte e mobili. Addirittura, lo scorso settembre, sulla saracinesca del portico proteso verso il mercato ittico era stata installata una copertura di foglie artificiali per poter dare maggiore privacy ai bivacchi. Ieri, attorno alle 14, c’erano almeno tre persone, alcune intente a mangiare un pasto caldo. La dimora improvvisata è ormai un triste “must” dell’area portuale.
Si pensi che i primi soccorsi per malori e abusi alcolici risalgono alla scorsa estate.