Baia assediata dalle barche. Stop dal Parco del Conero: «Campo gavitelli nel 2024»

Baia assediata dalle barche. Stop dal Parco del Conero: «Campo gavitelli nel 2024»
Baia assediata dalle barche. Stop dal Parco del Conero: «Campo gavitelli nel 2024»
di Andrea Maccarone
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Domenica 2 Luglio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12:16

ANCONA -  L’assedio delle imbarcazioni a Portonovo preoccupa il Parco del Conero. Torna a porsi la questione relativa ad un contingentamento degli ormeggi nelle zone marine più delicate e di maggiore tutela. «Bisognerebbe attivare un campo di gavitelli, come in Croazia» afferma senza mezzi termini il presidente del Parco del Conero, Riccardo Picciafuoco. Una questione spinosa su cui il sindaco Daniele Silvetti preferisce prendere tempo: «Ne discuteremo in giunta - afferma -, bisogna approfondire bene la questione». «C’è stata una sottovalutazione delle norme che prevedono gli ormeggi a distanza di sicurezza, dal Trave in particolare» prosegue Picciafuoco. 

 
La normativa


La fascia di mare che va dal Passetto a nord di Numana è un Sic, ovvero: sito di interesse comunitario. «Questa normativa di carattere europeo - spiega Picciafuoco - è relativa alla Rete Natura 2000 e presuppone una gestione particolarmente attenta volta alla salvaguardia degli ecosistemi marini costieri».

E arriviamo al punto. La baia ogni estate viene presa d’assalto via mare e, nelle giornate di maggiore affluenza al largo delle spiagge più ambite, va in scena l’ormeggio selvaggio. Basta affacciarsi dal belvedere a monte per notare decine e decine di imbarcazioni stipate in uno specchio di mare che va da poco dopo il Trave fino a Mezzavalle. Se davvero si dovesse arrivare all’istituzione di un campo gavitelli per evitare il sovraffollamento di barche al largo di Portonovo, ci sarà da aspettarsi la rivolta dei diportisti anconetani. Questo è certo. Ma il presidente del Parco del Conero sembra seriamente intenzionato a proseguire su questa linea.


Il contingentamento 


«Mi adopererò affinché assieme al Comune di Ancona e alla Capitaneria di porto si possa davvero attivare, presumibilmente dal 2024, un campo gavitelli - ribadisce Picciafuoco -. Dopodiché è chiaro che tutte le soluzioni di aggiustamento e di miglioramento le faremo una volta capito come avrà funzionato la sperimentazione». Insomma, la volontà del presidente del Parco del Conero c’è. E visto che quella è un’area di tutela speciale, viene da sé che un ragionamento sull’affluenza delle imbarcazioni va fatto. Anche sul piano di una convenienza da parte del Comune di Ancona, che potrebbe gestire direttamente l’utilizzo dei gavitelli ricavandone un introito. Un argomento, però, considerato tabù quello dell’ormeggio a numero chiuso. Se ne era parlato anche la scorsa estate, e le polemiche non erano certo mancate. 


Intanto la Capitaneria di porto ha diramato la consueta ordinanza che disciplina, come ogni estate, le attività concesse e quelle vietate negli specchi d’acqua del circondario marittimo di Ancona. Si conferma il distanziamento delle boe di segnalazione a 300 metri dalla riva nelle zone dove è concessa la balneazione e lo stanziamento in spiaggia. Mentre nelle aree segnalate come pericolose, a causa della falesia a rischio frane, le boette di distanziamento dalla costa sono poste a 100 metri. «Qualche sprovveduto crede che siano gavitelli per l’ormeggio - commenta il Capitano di vascello, Donato De Carolis -, ma così facendo si va a togliere un segnale. è come parcheggiare l’auto su un segnale di stop stradale». Mentre sulla possibile istituzione dei gavitelli per ormeggio, De Carolis resta neutrale: «È una scelta politica che riguarda il Comune o l’Ente Parco. Non possiamo essere noi a deciderlo».

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