Sprechi alimentari addio: con una app i ristoranti offrono le loro eccedenze. Ecco come è nato il progetto

Sprechi alimentari addio: con una app i ristoranti offrono le loro eccedenze. Ecco come è nato questo interessante progetto
ASCOLI - Il progetto “Insieme”, acronimo di “Iniziative solidali inclusive e di mediazione” si propone di raccogliere le eccedenze alimentari, ovvero il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI - Il progetto “Insieme”, acronimo di “Iniziative solidali inclusive e di mediazione” si propone di raccogliere le eccedenze alimentari, ovvero il cibo adatto al consumo ma che per varie ragioni non viene venduto o consumato, che rappresentano un costo non solo sociale, economico ed ambientale. L’iniziativa, con l’associazione Betania come capofila, è a favore della fascia più debole della popolazione. In contemporanea c’è “BringTheFood, l’applicazione web che con un click aiuta chi ha bisogno, riduce gli sprechi ed è rivolta a ristoratori, grande e piccola distribuzione e organizzazione dei produttori.

 

«È un progetto finanziato dalla Regione per il contrasto alla povertà e per cambiare la mentalità sullo spreco alimentare - dice Corrado Bruni di Zarepta. - L’associazione è impegnata da anni nel recupero delle eccedenze alimentari che serve ai propri ospiti ma l’iniziativa vuole istituzionalizzare questo tipo di raccolta tramite un’app. Ci sono anche sgravi sull’Iva per chi conferisce le eccedenze». Emilio Bianchini di Betania evidenzia: «In Italia ogni anno si generano 5 milioni di tonnellate di eccedenze. Dobbiamo intercettare lo spreco delle aziende, della ristorazione e della distribuzione, dove arrivano beni ancora non scaduti, per l’Emporio della Carità. Il prodotto non venduto dei ristoranti può essere consumato subito da Zarepta oppure abbattuto secondo le regole di conservazione. Con questa app, che già esisteva, mette in collegamento il donatore con le associazioni per recuperare gli alimenti, poi dirottati verso l’Emporio o Zarepta. L’app produce anche tutta la documentazione per gli sgravi fiscali. Il nostro obiettivo è raggiungere tutti gli operatori della ristorazione e della distribuzione».

Il presidente del Pas Pino Felicetti aggiunge: «Si vorrebbe allargare la sfera d’incidenza. Si parla di welfare di comunità; il volontariato da solo non risolve i problemi complessi e occorre unirsi con le amministrazioni: qui lo facciamo da tempo. Dalla sinergia si genera valore aggiunto per la società». «L’Arengo condivide tutte le linee direttamente con le associazioni che agiscono in questo settore e la collaborazione è totale» conclude l’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Brugni.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico