Quattro titoli, cinque recite, nel periodo che va dal 5 dicembre al 18 maggio 2024: “Perdere la testa”, la stagione del teatro di Montecarotto, è pronta a partire. Curata da Teatro Giovani Teatro Pirata, la rassegna ha il sostegno, tra gli altri, di Comune, Amat, Rete del Sollievo Asp 9, consorzio Marche spettacolo.
La rassegna
Tutto ruota attorno al tema del rapporto tra famiglia e follia e, dopo la prima edizione che ha affrontato la relazione tra amore e follia, a dicembre partirà una stagione pop e coinvolgente.
Il fumetto
Dopo due appuntamenti dedicati alla figura materna, sabato 24 febbraio sul palco arriva “Il papà di Dio”, spettacolo del Teatro Rebis, basato sull’omonimo romanzo a fumetti di Maicol & Mirco. «Tra gli attori – ha detto Guerro – vorrei ricordare anche Andrea Filipponi di Montecarotto». L’intero spettacolo affronta le tematiche di solitudine, morte, relazione con l’altro e con il divino, il tutto sapientemente condito con un velo di comicità a tratti tenera e a tratti sgangherata. Salto temporale al 18 maggio quando si torna a parlare di mamma con “Viva la mamma”, spettacolo che chiuderà il laboratorio di teatro integrazione della rete del sollievo di Jesi, dell’ambito 9. Ironia e sincerità i caratteri di questo spettacolo, che affronterà le relazioni familiari. «Con il linguaggio teatrale – ha spiegato Gilberto Maiolatesi del servizio Sollievo – cerchiamo di aiutare i nostri pazienti del territorio affetti da disturbi mentali». Quello che viene fuori da questa stagione è un vero teatro di comunità, come ha spiegato il presidente del Teatro Giovani Teatro Pirata, Fabrizio Giuliani: «La chiamiamo rassegna, ma in realtà è il cuore del servizio che vogliamo dare alla comunità. Ci auguriamo che lo spettatore esca dal teatro diverso rispetto a come sarà entrato». «Questa visione è la nostra visione del teatro» ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Marta Giovannetti, mentre Daniele Sepe di Amat ha detto che questo è «un progetto originale e denso di significato».