Mestre, identificate tutte le 21 vittime: chi sono. I fidanzati, gli sposi, i bambini vegliati dal cagnolino

di Redazione web
Giovedì 5 Ottobre 2023, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 14:56 | 2 Minuti di Lettura

Il malore

Restano così da vagliare le condizioni psicofisiche dell'autista su cui sarà effettuata l'autopsia per escludere che avesse assunto sostanze non consentite, oltre che accertamenti tecnici sul cellulare per dimostrare che quel salto nel vuoto non sia stato originato da un attimo di distrazione. Non si esclude un colpo di sonno sebbene appare accertato, come afferma Massimo Fiorese l'amministratore delegato della società di trasporto, che il turno di lavoro dell'autista - descritto come «esperto alla guida e appassionatissimo del suo lavoro» - fosse iniziato da non più di tre ore, consentendogli di fare la navetta tra il camping Hu di Mestre e Venezia non più di due o tre volte. Che la tesi di un malore sia la più accreditata lo raccontano le immagini immortalate dalle telecamere e descritte dal capo della procura. «L'impatto del pullman è avvenuto una cinquantina di metri prima della rottura del guardrail e della caduta, sembrerebbe che il bus si sia accostato al guardrail, lo abbia affiancato per una cinquantina di metri, poi c'è stata un'ulteriore sterzata, l'appoggio verso destra e la caduta. Non risulta che ci sia stato un incendio nel senso tecnico del termine, c'è stata una fuoriuscita di gas delle batterie, su queste stiamo facendo degli accertamenti». Tutti concordano - testimoni e primi feriti sentiti da carabinieri e polizia locale -, e ci vorrà poco per accertarlo con precisione, che il bus viaggiava lentamente, a causa del traffico, di un tratto di strada interessato da lavori di ammodernamento e di uno svincolo che porta a rallentare. «C'è un'indagine in corso, ma l'autobus - spiega l'ad della ditta di trasporti Fiorese - era praticamente fermo».

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